Per anni ha sopportato le «attenzioni» di quell’uomo credendo fosse un ammiratore molto devoto. Ma nelle ultime settimane la presenza è diventata tanto insistente da convincerla a presentare una denuncia per stalking. E così Sabrina Ferilli, una delle attrici italiane più amate proprio per la sua spontaneità, si è presentata alla Procura di Roma per raccontare un vero e proprio incubo. «Mi segue ovunque, ormai lo trovo sotto casa, mi perseguita con lettere e regali», ha raccontato.
Nel giro di pochi giorni lo hanno identificato e adesso rischia una misura restrittiva. È un sessantenne che è riuscito ad avere informazioni, anche molto riservate, sulla vita privata dell’attrice, e questo ha fatto scattare l’allarme. Gli appostamenti La scelta di chiedere aiuto ai magistrati è stata presa circa un mese fa. Ferilli sta girando una fiction in cui interpreta un pubblico ministero che si occupa di baby squillo e per questo è entrata in contatto con il procuratore aggiunto Maria Monteleone che ha seguito l’intera inchiesta sulle due ragazzine dei Parioli che si prostituivano.
A lei ha raccontato il tormento vissuto per cinque anni, con questa persona che era ormai diventata una presenza costante in tutte le occasioni pubbliche: dalle presentazioni dei film, agli eventi mondani, alle partecipazioni alle trasmissioni televisive. Ma soprattutto ha svelato come negli ultimi tempi l’uomo sia diventato particolarmente ossessivo: «C’è sempre, me lo trovo davanti in continuazione. Mi aspetta sotto casa, lo trovo all’improvviso quando prendo l’auto o mentre passeggio».
Non ci sono mai state aggressioni o manifestazioni violente, ma questo non basta a rassicurare e così l’attrice ha deciso di presentare una denuncia formale anche per tutelare la privacy della sua famiglia. Sono scattati gli accertamenti, l’uomo è stato identificato e tre giorni fa Ferilli è stata convocata a palazzo di giustizia per il riconoscimento formale, ma anche per fornire ulteriori dettagli su quanto accaduto. L’interrogatorio Per oltre due ore l’attrice è rimasta nella stanza del pubblico ministero Francesca Cento che lavora nel pool specializzato nell’affrontare i reati sessuali, le molestie e gli atti persecutori. È arrivata senza avvocato e ha raccontato le proprie angosce per questa realtà che le sta tormentando l’esistenza. «Inizialmente — ha chiarito—non avevo dato peso alla vicenda, ma adesso avverto questa presenza come una minaccia perché mi sento continuamente sotto osservazione e ho paura che questa storia possa ulteriormente degenerare».
Un timore condiviso da chi si occupa di queste inchieste ogni giorno e conosce perfettamente il rischio di una sottovalutazione di casi del genere. I regali Del resto mentre inizialmente le «attenzioni» si limitavano, ed erano comunque manifestazioni discrete, con il trascorrere del tempo l’uomo le ha mandato regali anche personali e soprattutto si è fatto trovare in tutti i luoghi dove l’attrice andava, anche quelli che non poteva conoscere anticipatamente. E questo dimostra come l’abbia seguita anche per intere giornate. Un quadro ritenuto grave dai magistrati che hanno avviato la procedura prevista dalla legge sullo stalking proprio per evitare che l’autore degli atti persecutori possa entrare in contatto con la vittima. Un provvedimento che può limitarsi alla semplice diffida, ma arrivare sino al divieto di avvicinarsi e anche all’arresto.
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