La madre di 43 anni, il padre di 40 e i due piccoli figli, un ragazzo di 15 anni e una bambina di 9, avevano tagliato quasi tutti i ponti con l’esterno da due anni e vivevano praticamente segregati in casa. Usciva solo figlia di 9 anni per comprare biscotti e caramelle e andare a scuola. Proprio le condizioni della piccola hanno insospettito gli insegnanti.
Una intera famiglia composta da padre, madre e due figli minorenni sarebbe rimasta letteralmente rinchiusa in casa per ben due anni e mezzo uscendo di casa solo lo stretto necessario e cibandosi solo di merendine, caramelle e altri prodotti confezionati.
Non è un altro caso di segregazione e sopraffazione ma una incredibile storia di dipendenza dal web che arriva dalla Puglia dove il nucleo famigliare ora è stato preso in carica dai servizi sociali messi in allarme dalla scuola della piccola di famiglia.
A far scattare il segnale di pericolo infatti sono state le condizioni in cui si presentava a scuola la bambina di 9 anni, l’unica ancora ad avere un rapporto più esteso con l’esterno di quell’abitazione dove si erano tagliati tutti i ponti col mondo reale. Come ricostruito dalla Gazzetta del Mezzogiorno, la scoperta nel Nord Salento dove tutti i componenti della famiglia in pratica sarebbero stati veri e propri schiavi di Internet.
Il gruppo sopravviveva solo con una piccola pensione di invalidità percepita dal padre. La vicenda sarebbe emersa quando la trascuratezza e la scarsa igiene della piccola hanno insospettito gli insegnanti che hanno allertato i servizi sociali e così è venuta a galla una realtà ancora più sconcertante: la bimba, insieme alla madre di 43 anni, al padre di 40 e la fratello di 15 anni viveva praticamente rintanata in casa da anni.
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