Stando al racconto della vittima, cominciò ad essere abusata quando i due professori erano ancora fidanzati. L’avevano avvicinata con la scusa di fare amicizia, ma ben presto quel rapporto sarebbe diventato di natura sessuale. È stato l’uomo a dare il via a quegli incontri, di cui tuttavia la futura moglie era a conoscenza, prima di decidere di prendervi parte. La stessa docente ha confermato in tribunale che acconsentiva a quella relazione di Nicodemo con la ragazzina, incoraggiandoli a trascorrere del tempo insieme prima delle loro nozze. L’incubo della 16enne è terminato a dicembre del 2017, quando i due si sono spostai, e la coppia è stata arrestata nel marzo successivo, dopo che la studentessa ha denunciato tutto prima alla sua terapista e poi alla polizia.
La coppia si è difesa in aula affermando di aver stretto quel rapporto con l’adolescente solo per aiutarla a superare i suoi problemi di natura mentale, ma hanno anche ammesso che spesso la studentessa si fermava a dormire nella loro casa. I giudici sono anche riusciti a dimostrare come i due coniugi inviassero alla loro vittima più di 80 messaggi al giorno, anche se non c’era alcun riferimento sessuale. Il procuratore distrettuale Mark Powell ha definito i due “insegnanti predatori. È inaccettabile quello che hanno fatto”. Dopo il loro arresto, Nicodemo è stato licenziato e la moglie sospesa. Entrambi sono stati giudicati colpevoli di violenza sessuale su minore. Ruth è stata anche dichiarata colpevole di non aver denunciato quegli abusi. Entrambi resteranno in carcere per 7 anni. Il loro avvocato ha fatto sapere che ricorreranno in appello.
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