La notizia arriva dal Miami Herald, secondo il quale la donna, che si chiama Sara Zamora, è apparsa in diversi video fetish nei quali torturava polli e conigli fino ad ucciderli. Avrebbe girato il tutto nella zona di South Miami-Dade, nell’abitazione di un uomo, Adam Redford. Uno dei suoi video, chiamato “Sos Barn”, è però finito nelle mani sbagliate e qualcuno ha avvisato la polizia che ha arrestato Sara Zamora e. Parlando della vicenda Stephanie Bell, una delle rappresentanti dell’organizzazione animalista Peta, ha commentato: “È orribile. Queste sono persone sadiche che infliggono orribile sofferenza su animali innocenti, vulnerabili e indifesi”.
Pochi mesi fa un altro caso era stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica. Veniva da Roma nello specifico nel parco della Caffarella, un pastore avrebbe seviziato e violentato ripetutamente un’asinella. L’animale sarebbe stato legato a un palo giorno e notte e stuprato. A denunciare quanto accaduto è stata l’Associazione Animalisti Italiani Onlus. Sospetti sul pastore erano stati avanzati dallo scorso 25 gennaio, quando una signora, che stava passeggiando nel parco con il suo cane, ha notato il pastore che seviziava l’asinella.
La donna ha denunciato l’accaduto e, nei giorni successivi alcuni volontari dell’associazione Animalisti Italiani Onlus hanno provato a documentare i maltrattamenti, anche con l’ausilio di filmati. “Le condizioni dell’animale sono davvero critiche – ha dichiarato il vicepresidente dell’associazione Pier Paolo Cirillo – legato con una corda cortissima ad un palo. Per non parlare delle violenze a cui è sottoposto da tempo”. “La persona che ha l’asina e anche delle pecore – ha aggiunto – vende al dettaglio prodotti caseari secondo alcune segnalazioni dei cittadini residenti nella zona. Questi animali vengono tenuti abusivamente nel parco, abbiamo quindi chiesto anche accertamenti sulle condizioni igienico-sanitarie dei capi di bestiame”. Il pastore è stato convocato dai carabinieri, e nei prossimi giorni potrebbe scattare un procedimento per il reato di “maltrattamento grave” di animali.
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