Le due mogli scomparse
Il ritrovamento, inoltre, potrebbe aprire nuovi scenari anche sulla scomparsa di Elena Zecchinato, detta Ivette, la prima moglie di Sperotto, scomparsa nel 1988 e mai più ritrovata. Anche lei, verosimilmente, potrebbe essere stata vittima della ferocia del marito. Le nuove indagini risalgono a un anno fa e hanno visto impegnata una equipe di archeologi forensi che ha passato al setaccio i duecento metri quadri che furono l’allevamento di Sperotto. Le speranze di trovare una traccia, dopo 20 dalla scomparsa di Virginia e 30 da quella di Ivette, erano quasi le stesse di trovare un ago nel pagliaio. Numerosi frammenti ossei, in seguito rivelatisi essere pezzi di ossa animali, sono stati ritrovati e analizzati.
La nuova indagine
Ogni lembo di terra ha restituito tracce di vario tipo che hanno richiesto un lavoro lungo e certosino da parte degli scienziati forensi e dei carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza e della compagnia di Schio, che li hanno coadiuvati, poi dopo due anni la svolta: il ritrovamento di un frammento dell’unghia di un alluce che da solo, è bastato per il confronto del DNA. Da anni su Valerio Sperotto pendeva l’inquietante sospetto che avesse ucciso sia la prima, sia la seconda moglie, e che si fosse disfatto dei corpi facendo ricorso alla voracità dei maiali del suo porcile. Un sospetto terribile che aveva creato intorno alla storia, che sembra uscita dalla saga di Hannibal Lecter, un alone di macabra leggenda e che si è rivelato purtroppo cruda verità.
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