A raccontare il terribile episodio è stato il quotidiano “Nuova Sardegna”, che ha pubblica anche un messaggio in cui l’uomo esprimeva il suo desiderio di tornare a vivere, nonostante tutto. Parole che risalgono a meno di un mese fa (era il 26 maggio), quando l’artigiano scriveva sul suo profilo social: “Chiedo scusa pubblicamente a tutti i miei amici di Facebook, vi arriveranno non so a quanti di voi delle mie foto prese da una videochiamata (lo so da stupido) ma non intendo cedere a nessun ricatto. Qualcuno ha approfittato del presunto mio momento di debolezza, mi vogliono ammazzare. Però questo lo dico a chi mi vuole bene che intendo lasciarmi tutto alle spalle sto provando con tutte le mie forze a risollevarmi e non sarà certo una put… a cambiare i miei programmi. Sempre a chi mi vuole bene prometto di tornare al più presto quello che conoscevate”.
Stando a quanto finora emerso l’artigiano non aveva voluto denunciare il fatto alle forze dell’ordine, ritenendo che nessuno si sarebbe poi occupato del suo problema. A quanto pare l’uomo era rimasto vittima di un ricatto compiuto attraverso una foto tratta da una videochiamata a luci rosse. Elementi che tuttavia non avrebbero ancora trovato conferma ufficiale in quanto sono in corso gli approfondimenti da parte della polizia dopo la tragedia avvenuta a Nuoro: il cinquantenne si è infatti tolto la vita mentre era ricoverato all’ospedale San Francesco.
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