A parlare è Amèlie, una ragazza adesso trentenne che quando era solo una bambina è stata sottoposta ad un vera e propria tortura: lo stiramento del seno.
“Ogni mattina e ogni sera mia madre passava sul mio seno una pietra arroventata al fuoco per cancellare il nocciolo all’interno e farlo scomparire”.
“È andata avanti così per cinque terribili mesi, prima che il petto diventasse piatto e vuoto. Mia madre era felice. Soltanto dopo tre anni il seno è ricomparso”.
Lo stiramento del seno (breast ironing) è, infatti, una pratica disumana che trova le sue origini in Camerun, ma che viene praticata anche in Nigeria, Chad, Benin, Sudafrica e perfino tra gli africani in Europa, soprattutto nel Regno Unito.
Questa è una vera e propria tortura che migliaia di bambine ancora oggi subiscono da parte delle madri che cercano in questo modo di evitare matrimoni prematuri e violenze da parte degli uomini.
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