Il suo obiettivo era guadagnare soldi coi quali avrebbe poi aperto una clinica per aiutare gli adolescenti con disturbi mentali. Denaro che si sarebbe potuto procacciare rapidamente con gli show hard sui siti per adulti direttamente dalla sua casa nello Staffordshire, in Regno Unito. Un suo cliente abituale era Jerome Danger (45 anni). L’uomo aveva convinto la 21enne ad esibirsi solo per lui in cambio di un pagamento più alto. Ma pian piano le sue richieste sono diventate sempre più “strane, degradanti e pericolose”. Un giorno, era il 15 marzo dello scorso anno, le ha chiesto di fare un gioco erotico in cui Hope doveva stringersi qualcosa al collo fino a perdere il respiro per qualche secondo. Il gioco, però, è finito come peggio non si poteva immaginare: Hope è morta per soffocamento davanti allo sguardo del cliente che non ha fatto nulla per aiutarla.
A scoprire il corpo della ragazza è stata la coinquilina. La giovane ha chiamato subito i soccorsi, ma per Hope era ormai troppo tardi. Informati dell’accaduto, i genitori della vittima hanno condiviso con le forze dell’ordine tutti i dati del profilo della figlia con l’obiettivo di rintracciare l’uomo che era online con lei al momento della tragedia. A distanza di due mesi, gli agenti sono arrivati a Danger. L’uomo è stato arrestato per omissione di soccorso. Successivamente è stato condannato in un’indagine separata per il possesso di immagini pornografiche estreme e condannato a 15 mesi, mentre l’indagine per la morte di Hope è proseguita. Ma rima che il processo potesse iniziare, il 45enne si è impiccato in cella.
I genitori di Hope hanno voluto rendere pubblica la storia della figlia possa servire ad altre ragazze per capire i rischi del lavorare nell’industria per adulti nel web. Inoltre si augurano che le pratiche sessuali di questo tipo possano essere regolamentante, così da evitare nuove tragedia di questo tipo in futuro.
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