La campagna di comunicazione è stata creata pro bono dall’Agenzia Grey di Milano a partire dal concept “Il futuro è una storia di bambini” ideato da Antonio Romano (Inarea) per celebrare, nel 2019, i 150 anni di vita dell’Ospedale Bambino Gesù. Per comunicare un argomento importante e delicato come quello delle patologie oncologiche nei bambini, Grey ha scelto di raccontare una storia vera, quella di Carmelo, oggi diventato adulto e medico dello stesso Ospedale che l’ha guarito dal linfoma di Hodgkin di cui era affetto.
Il linguaggio è quello delle illustrazioni e il piccolo protagonista è diventato un grande simbolo per tutti: un bambino coraggioso che insieme all’equipe dell’Ospedale, alla forza dei suoi genitori, ma soprattutto alle persone che hanno deciso di sostenere con una donazione la struttura ospedaliera, è riuscito a sconfiggere il “mostro” del tumore e a raccontare la sua storia. Perché, come recita il claim della campagna: “Ogni storia merita un lieto fine”. A narrare la storia di Carmelo, sia nel video che nello spot radio, c’è Lorenzo Jovanotti che ha collaborato al progetto con la voce e con il suo famoso brano “Oh Vita!”. In un’intervista video rilasciata all’Ospedale, l’artista ha raccontato un episodio della sua infanzia, quando fu “salvato” dai medici del Bambino Gesù.
La realizzazione del nuovo progetto di comunicazione è stata possibile grazie all’aiuto di tanti professionisti del settore. Lo spot d’animazione è stato realizzato da Revolution Department e diretto daAndrea Pecora e le illustrazioni sono state create da Marianna Tomaselli, mentre per lo spot radio l’agenzia si è avvalsa dell’aiuto della casa di produzione audio Eccetera. L’ISTITUTO DEI TUMORI E DEI TRAPIANTI. L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è un centro di eccellenza riconosciuto a livello nazionale e internazionale per le cure di patologie complesse. I pazienti ricoverati in Ospedale provengono da tutta Italia e dal mondo, anche grazie a programmi di solidarietà che consentono a bambini provenienti dalle aree più svantaggiate di avere accesso alle cure più avanzate.
Le cure di bambini e adolescenti con patologie complesse, inclusi i tumori, richiedono la presa in carico dell’intero nucleo familiare, e devono consentire al bambino e all’adolescente di svolgere tutte le attività cui ha diritto secondo la sua fase di sviluppo, incluso il gioco, lo studio e i contatti con familiari e amici. Gli spazi attuali del Bambino Gesù costituiscono un limite oggettivo alla possibilità di accoglienza e gestione dei pazienti più fragili, il cui numero continua ad aumentare sia per il richiamo esercitato dall’Ospedale della Santa Sede, sia per i progressi nel campo delle cure e quindi della sopravvivenza.
Il progetto di creare un Istituto dei tumori e dei trapianti consentirà di avere spazi adeguati per i reparti di degenza ordinaria e diurna, inclusa l’area intensiva, le sale operatorie, i servizi diagnostici con dotazione di apparecchiature di ultima generazione, i percorsi in urgenza, la preparazione dei farmaci, la ricerca, la formazione, le famiglie, il gioco e lo studio. L’Istituto dei tumori e dei trapianti sarà dedicato alle cure dei bambini e degli adolescenti con leucemie, linfomi, tumori solidi, tumori cerebrali, trapianti di cellule staminali emopoietiche e di organi solidi. Le principali linee di sviluppo del progetto riguardano la cura dei tumori (principalmente con lo sviluppo e consolidamento della terapia cellulare e genica CAR-T, con approccio alle cure attraverso la medicina di precisione), i trapianti (con percorsi integrati medico-chirurgici per i trapianti di organi solidi, percorsi dedicati agli adolescenti e giovani adulti, rigenerazione polmonare), lo sviluppo della medicina di precisione come quello fondato sulle terapie geniche, i centri trials clinici, la ricerca traslazionale e la formazione nazionale e internazionale.
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