Rough sex: cos’è e perché alle donne piace il sesso “aggressivo”

Si chiama “rough sex” ed è una pratica sessuale sempre più diffusa che consiste nell’essere “violenti” durante il rapporto sessuale, a patto che ci sia il consenso di entrambi i partner. Bisogna essere duri, brutali, forti mentre si è tra le lenzuola, magari servendosi di schiaffi, sculacciate, mani intorno alla gola, graffi e morsi, poiché tutti questi atteggiamenti aggressivi riuscirebbero a rendere le cose decisamente più eccitanti. Spanking, slapping, choking sono tutti termini utilizzati per fare riferimento al rough sex, meglio se implicano anche l’uso di manette, di parole pesanti o di strattonamenti, capaci di far salire la temperatura in camera da letto. E’ però completamente diverso dal BDSM vero e proprio poiché non esiste una distinzione tra dominatore e sottomesso, semplicemente lui fa la parte del forte, lei della debole. Insomma, il rough sex riuscirebbe a ristabilire i tradizionali ruoli di genere, almeno tra le lenzuola, donando agli uomini un’incredibile virilità.

Perché il Rough sex piace alle donne?

La fantasia sessuale di essere prese con la forza a suono di sculacciate e schiaffi è molto diffusa tra le donne, a dispetto di quanto si potrebbe pensare. Il motivo è molto semplice: il sesso femminile è ormai emancipato e riuscirebbe tranquillamente a vivere senza un uomo al proprio fianco, lavora, porta a casa i soldi, si prende cura dei figli, fa la spesa e trova anche degli sprazzi di tempo libero. E’ chiaro dunque che la figura maschile ha perso la sua autorevolezza nella quotidianità e l’unico campo in cui può riacquistarla è il sesso. Le donne desiderano che i partner prendano il comando tra le lenzuola perché in tutto il resto non riescono a farlo ed è proprio in questo modo che riescono a ristabilire un equilibrio tra i ruoli sessuali. Nel momento in cui l’aggressività e la prepotenza aumentano, il desiderio sale alle stelle poiché in quel momento la femmina si sente realmente differente dall’uomo. Insomma, anche se il rough sex implica degli atteggiamenti comunemente considerati disdicevoli, piace alle donne poiché sottintende una forza e una virilità che gli uomini sembrano aver perso.

Come è diventato famoso?

Il rough sex è diventato famoso nel momento in cui Rocco Siffredi lo ha portato nel porno. E’ nota infatti la cosiddetta “scena dello sciacquone”, nella quale mentre sta avendo un rapporto anale con un’attrice la mette con la testa nel water e tira l’acqua. Da quel momento in poi, il sesso “aggressivo” ha cominciato a diffondersi a macchia d’olio in tutto il mondo poiché riuscirebbe a far sentire una donna realmente femmina tra le lenzuola. Quando si abbandona al desiderio e alla forza dell’uomo, raggiunge infatti il massimo del piacere. Il porno, però, non avrebbe semplicemente creato un bisogno, quanto piuttosto sarebbe riuscito a mettere in scena i desideri del pubblico. E’ risaputo infatti che le rappresentanti del sesso femminile vadano costantemente alla ricerca di un uomo deciso, determinato, di polso, che sappia tenere il controllo in ogni campo, anche quello sessuale. Naturalmente, bisogna imporsi dei limiti, così da non sfociare nella violenza, ma è chiaro che il rough sex riesce a essere davvero intenso ed eccitante.

Il rough sex secondo Erika Lust

Erika Lust è una famosa regista hard ed è stata una delle poche donne del porno ad aver parlato apertamente di rough sex. Secondo lei, le donne sono sempre più interessate a questa pratica, considerata tutt’altro che degradante. Nel momento in cui è consensuale, riesce a donare sensazioni uniche ed eccitanti. Naturalmente, non piace a tutte, sono moltissime quelle che amano dominare o semplicemente dividere ed è fondamentale chiedere se piace prima di metterlo in pratica. Insomma, anche dal punto di vista di una delle più famose rappresentanti del mondo del porno, il rough sex è destinato a diffondersi sempre di più in camera da letto.

Come praticare il rough sex

Il sesso “duro e aggressivo” ha come unico obiettivo quello di dare un approccio più forte alla propria vita intima ma, a differenza del BDSM, non implica parole d’ordine, regole e una specifica distinzione dei ruoli. Per metterlo in pratica, è necessario semplicemente parlarne liberamente con il partner, facendo riferimento ai propri desideri e alle cose che possono eccitare durante il sesso. E’ fondamentale che entrambi siano pienamente coscienti di quello che fanno, così che i gesti duri e bruschi non vengano confusi con una forma di violenza. Quando si accettano le diverse condizioni, non resta che mettersi alla prova, consapevoli del fatto che ciò che non piace può essere interrotto in qualsiasi momento. Il segreto per praticare rough sex nel modo giusto è comunicare, lasciarsi andare alla passione


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