Sul fatto indaga la Procura dei minori del capoluogo marchigiano – Secondo quanto la stessa minorenne ha riferito ai soccorritori, a violentarla sarebbe stato un coetaneo, italiano come lei. I due ragazzi, stando a quanto emerso finora, erano usciti insieme ieri sera. Sul fatto indagano la squadra mobile di Ancona e la Procura dei minori del capoluogo marchigiano.
Un “grottarolo” del Passetto di Ancona ha raccontato: “L’ho aiutata a camminare perché non si reggeva nemmeno sulle sue gambe. Chiedeva aiuto e ripeteva che era stata stuprata”. E’ stato lui a prestare i primi soccorsi alla 15enne che sarebbe stata abusata. L’uomo è stato attirato dalle grida di aiuto, mentre finiva la cena con un gruppo di amici. Ha visto arrivare la giovane da dietro le scogliere. “Non era ferita però non era in sé – racconta l’uomo -. Dietro di lei sono arrivati una coppietta e un ragazzo. Volevano portarla via, dicevano che non era successo nulla ma lei ripeteva che era stata stuprata riferendosi al ragazzino che l’aveva raggiunta. Così mi sono opposto. Le ho chiesto l’età, era una minorenne e ho detto loro che dovevo avvisare la famiglia”. Il grottarolo ha accompagnato la giovane in un punto della spiaggia per farle chiamare il padre. “Lei non voleva telefonare – continua il testimone – ma le è squillato il telefono. Ho risposto io, era il padre. L’ho informato e l’ha raggiunta in spiaggia, poi è arrivata anche la mamma. Il padre ha chiamato la polizia”. L’adolescente accusato della violenza prima si è allontanato spaventato, negando i fatti, poi è tornato e al papà della minore avrebbe detto di aver avuto un rapporto con la figlia ma che lei era consenziente. La minorenne è stata portata all’ospedale Salesi per una visita e poi è stata mandata a casa.
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