Solange chi è, Età, figli, Vita Privata, Paolo Bucinelli, nome vero

  • Nome d’arte: Solange
  • Data di nascita: 25 aprile 1952 (venerdì)
  • Età: 68 anni
  • Segno zodiacale: Toro
  • Professione: Cantante, Scrittore, Sensitivo
  • Titolo di studio: Diploma
  • Luogo di nascita: Collesalvetti
  • Altezza: 182 cm
  • Peso: 73 kg

Vita privata

Paolo Bucinelli, in arte Solange, è un sensitivo, attore, cantante e conduttore, nato a Collesalvetti in provincia di Livorno, il 25 aprile del 1952. Il nome d’arte è stato coniato da lui stesso. Negli anni 80′ inizia la sua carriera come sensitivo. Nello stesso decennio incide il 45 giri “Ma che bandiera è questa qua” e, successivamente, ” Palline colorate”.

Chi era Solange

Nato nel comune colligiano nel 1952, la sua carriera televisiva inizia negli anni Novanta con alcune apparizioni a “La sai l’ultima” e Buona Domenica. Nel 2004 è uno dei partecipanti al prima edizione del reality La fattoria e, nello stesso anno, pubblica il libro “Io, Solange, vi insegno a leggere la mano e…” a cui seguiranno anche “Mani da Vip” (2006), “Orsacchiotto Corallina… Mamma Solange” pubblicato nel 2009 e “I fiori dentro. Raccolta di emozioni” nel 2013. Oltre ad essere un personaggio televisivo e scrittore, Solange ha recitato in alcuni film come Matrimonio alle Bahamas e ha inciso un album “Sole, Sole Solange” divenuto un vero e proprio successo nel 2016 e due dischi nel 1983 e 1986.

Diceva sempre che quella sua capacità di leggere la mano l’aveva ereditata dalla nonna. «In punto di morte mi guardò – raccontò una volta mentre passeggiavamo per Riccione – e mi disse che da quel momento avrei saputo leggere nel cuore delle persone».

Solange, il noto sensitivo e opinionista, vero nome Paolo Bucinelli, è stato trovato morto ieri nella sua casa di Mortaiolo, in provincia di Livorno. Aveva 68anni, compiuti lo scorso 25 aprile ea portarselo via, probabilmente, un malore. Da tre giorni non risponde-va al telefono e allora Francesca, un’amica che gli aggiornava il profilo Instagram, è andata di fronte a casa sua e ha provato a chiamarlo, ma il telefono squillava a vuoto. Co-sì ha chiesto l’intervento della poli-zia. I soccorritori sono entrati dal terrazzo, ma si sono subito resi conto che per lui non c’era più niente da fare. Lo hanno trovato adagiato sul divano di cucina, dove amava stare per guardare la tv. Figlio di agricoltori originari di Collesalvetti, Solange aveva ottenuto il successo intorno agli anni Ot-tanta, dopo una partecipazione al Maurizio Costanzo Show.

Nel tempo la sua notorietà era cresciuta grazie alla partecipazione a diversi programmi, tra cui l’edizione 2004deLa Fattoria, condotta da Daria Bignardi, Buona Domenica, Ciao Darwin. Scriveva per diversi setti-manali, per cui faceva l’oroscopo. Da giovane aveva pubblicato an-che un album di canzoni, tra cui «Sole Solange» e «Palline colorate» ed era apparso in diversi film, co-me il cinepanettone Matrimonio alle Bahamas, insieme all’amico Massimo Boldi. Di lui si ricorda an-che lo scontro in tv con il mago Otelma a n Domenica In, condotta da Mara Venier. Assiduo frequentatore di locali, lo si poteva trovare spesso nelle discoteche della Versi-lia, in particolare alla Capannina di Franceschi.

Negli anni Solange ha letto le mani a molti personaggi famosi: da Silvio Berlusconi a Matteo Salvini, da Rita Levi Montalcinia Katherine Kelly Lang. In qualche modo ha sempre azzeccato nelle previsioni, perché prima che la ma-no sapeva leggere il cuore e la sensibilità delle persone.

Era un personaggio molto controverso, spesso ritenuto ambiguo, ma nel suo essere colorito e colora-to Paolo aveva un animo grande e generoso. La vita gli ha riservato molti dolori, ma lui ha saputo tra-sformarli in positività e in quelle poesie improvvisate che amava raccontare agli amici, quei pochi, ma veri, che aveva, in particolare Vitto-rio, che da una vita chiamava ogni mattina lasciandogli un messaggio in segreteria.

Una volta, mentre passeggiavamo insieme in piazza Attias, a Livorno, un gruppo di ragazzini lo prese in giro per i suoi capelli gialli e rossi. «Vedi, amica mia – mi disse – non è un problema mio, è loro. Non sanno riconosce-re la bellezza del cuore dietro all’apparenza. Si può essere pagliacci nella vita, ma ciò che conta è dare sempre a tutti un’overdose d’amore».Negli ultimi anni, dopo la morte dell’adorata mamma Corallina, era rimasto solo e aveva qualche lontano parente, ma non si era mai arre-so e non perdeva occasione per sta-re in mezzo alla gente. Solange era una persona semplice e da persona semplice è morto. Andandosene via in punta di piedi, senza disturbare, come ha sempre voluto.


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