Streaming Online Juventus – Sassuolo dove vedere Gratis Diretta Live Tv Sky o Dzan? (Ore 20:45)

La partita di stasera tra Juventus e Sassuolo è valida per la Diciassettesima giornata di campionato. è una partita davvero importante per tutte e due le formazioni. Quella che si giocherà allo stadio Allianz di Torino sarà un ulteriore test per verificare le attuali intenzioni della Juventus in questa stagione, Infatti, fin qui i bianconeri hanno avuto alti e bassi. Andrea Pirlo ha confermato l’accoppiata vincente Ronaldo Dybala. ricordiamo che il Cuadrado e Alex Sandro sono fuori.

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L’istinto del killer, la fame di gol, l’ossessione di primeggiare, sono immutate. Certificate dalle 18 reti segnate in 16 presenze in quello che, alla terza stagione, è il suo miglior inizio da quando nel 2018 approdò alla Juventus: alla faccia del tempo che passa.

Tempo che però continua a passare comunque: per Cristiano Ronaldo e anche per il gruppo che gli sta intorno. Un gruppo nel quale ci sono sempre meno vecchi avversari e sempre più ragazzi che lui, CR7, hanno sognato di esserlo giocando da bambini (Kulusevski aveva otto anni quando il fuoriclasse portoghese conquistò la prima Champions e il primo Pallone d’oro) oppure lo hanno utilizzato giocando alla Playstation nei convitti dei settori giovanili, quando i sogni si trasformavano in speranze e obiettivi.

Fin dal suo arrivo alla Juventus, Ronaldo ha avuto un impatto importante sul gruppo, alzando ulteriormente la soglia della competitività in allenamento con le sue continue sfide, spingendo i compagni al lavoro in palestra e alla maniacale cura del corpo e dell’alimentazione con l’esempio del suo fisico scolpito e soprattutto delle sue prestazioni in campo. Un ruolo di guida e leader che si è naturalmente accentuato con il passare dei mesi, da un lato per il progressivo inserimento di Ronaldo nel mondo juventino e in Italia (basti pensare ai progressi nella lingua), dall’altro per l’arrivo di compagni che guardano a lui come si guarda a un oracolo. Sia chiaro: da anni ormai non esiste al mondo un calciatore che non nutra ammirazione nei confronti di un fuoriclasse come il trentacinquenne di Madeira. Ma è chiaro che l’ammirazione di Chiesa, Kulusevski o De Ligt è diversa da quella, pur sincera e profonda, di Buffon o Chiellini. Il portoghese è un esempio per tutti, ma questo suo ruolo si è accentuato in una Juventus sempre più giovane, in cui è quasi un “papà Ronaldo”.

Un ruolo che CR7 si è preso sulle spalle volentieri, mettendosi sotto l’ala i compagni più giovani dagli allenamenti alle partite. Dalla Dybala Mask sfoggiata come esultanza nella prima stagione juventina, per caricare la Joya che attraversava un periodo difficile, fino al soprannome di Texas Boy appiccicato a McKennie passando per i consigli e soprattutto gli esempi. Dispensati in allenamento – «Alla fine di ogni seduta ci fermiamo a tirare in porta e noi più giovani cerchiamo di imparare e di rubare qualcosa», ha raccontato Chiesa dopo la doppietta al Milan – e anche in partita: come l’indicazione a Dybala di passare la palla a Chiesa proprio in occasione del secondo gol del 22 ai rossoneri. O come le rincorse, le respinte di testa nell’area bianconera e il pressing a cui Ronaldo si è dedicato proprio a San Siro, in una prestazione oggettivamente poco brillante a livello di incidenza offensiva (eccezion fatta per un meraviglioso filtrante per McKennie che non si è tramutato in assist per una gran parata di Donnarumma), ma comunque generosa e preziosa per la squadra. Un tipo di contributo che non è certo il pezzo forte del repertorio di CR7, ma è perfettamente in linea con il Ronaldo sempre più leader e uomo squadra.

Un Ronaldo leader e uomo squadra che ovviamente non sostituisce il Ronaldo finalizzatore implacabile e decisivo, ma semmai lo completa, portandone la versione bianconera più vicina a quella della Nazionale portoghese. In cui Ronaldo è, appunto, uomo squadra oltre che risolutore. Una versione di cui la Juventus ha particolarmente bisogno per non perdere la rotta sul campo in questa stagione di cambiamento e ringiovanimento, con Buffon di solito in panchina e Chiellini spesso bloccato dagli acciacchi.

Alvaro Morata non è ancora pronto, può al massimo sperar e in un posto in panchina. Dejan Kulusevski ha lanciato segnali incoraggianti, ma deve ancora crescere. Su di loro Andrea Pirlo è stato chiaro in conferenza stampa. Così questa sera contro il Sassuolo, al fianco di Cristiano Ronaldo, ci sarà ancora lui: Paulo Dybala. Pronto a disputare la terza partita consecutiva da titolare, non propriamente un dettaglio in questa stagione così complicata a livello individuale. Pronto, soprattutto, a dimostrare die questa voltai lampi di genio di San Siro non siano l’eccezione ma la regola.

 A più riprese c’è stata la speranza die una giocata potesse cambiare il senso della stagione di Dybala. Illusoria soprattutto la rete segnata sul campo dd Genoa, per quanto poi sia stata sorpassata dal botta e risposta con Andrea Agnelli sul delicato, controverso, tema del suo rinnovo di contratto. Che in un modo o nell’altro sta condizionando la Joya. Una soluzione in tal senso andrà trovata il prima possibile, tra gennaio e febbraio tornerà in Italia andie Jorge Anturi per far’ ripartire la trattativa.

Qualche lampo nel buio c’era già stato, ma la prima vera prova all’altezza è stata proprio quella di San Siro con il Milan. Centr avanti non lo sarà mai, in area di rigore si è visto poco, ma fronte e spalle alla porta ha saputo fornire il suo contributo in maniera decisiva. H volto da copertina è stato quello di Federico Chiesa, non poteva essere altrimenti. Ma entrambi i gol dell’ex viola sono stati ispirati dagli assist di Dybala, talmente bello il primo da oscurare il secondo. Un colpo di tacco capace di mandare fùori fase tuttala difesa rossonera. Uriautentica magia, di quelle die Dybala sa regalare da anni, ma pei’ far lo con continuità ha bisogno di star e bene e sentire fiducia. Ritrovando imposto da titolare, non potrà che stare sempre meglio. E fiducia potrà essere solo una conseguenza naturale.

CON RONALDO. È stata una brutta tegola l’infortunio di Morata, ma l’altra faccia della medaglia propone proprio il ritorno di Dybala. In un momento di mercato aperto, conia Juve che cerca una quarta punta per completare il reparto, la miglior notizia possibile sar ebbe proprio il recupero del vero Dybala. Giocatore completamente diverso dallo spagnolo, forse meno funzionale a scatenare l’onnipotenza di Ronaldo, ma die Ira già dimostrato di potersi integrare con il fùoriclasse portoghese. Devastante una settimana fa contro l’udinese, un po’ in ombra con il Milan, deciso a riprendere a macinare gol già questa sera contro il Sassuolo. Non un avversario qualunque per CR7, che proprio contro i nero verdi sono riusciti a trovare le prime reti della sua esperienza con la maglia della Juve: era il 16 settembre 2018, Sassuolo battuto 2-1 grazie alla doppietta del fuoridasse portoghese. Che da quel giorno non si è più fermato, come sempre in carriera d’altronde.


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