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Quella con il Genoa è una gara davvero importante, vincere significa arrivare ad una quota molto alta di punti nel girone di andata con ancora 2 gare da giocare: non era semplice dopo le prime giornate». La fiducia per il momento che vive la sua squadra, la voglia di continuare a stupire e la consapevolezza che oggi l’Atalanta disputerà una partita tosta ma il cui risultato è davvero pesante per la classifica.
Il tecnico dei bergamaschi Gian Piero Gasperini ha presentato in conferenza stampa la sfida di questa sera (fischio d’inizio ore 18) contro il Genoa. I nerazzurri hanno iniziato il 2021 con 4 vittorie in 4 partite (Coppa Italia compresa) e anche se l’intenzione è quella di non fermarsi sarà necessario fare molta attenzione alla compagine allenata da Ballardini. «Mercoledì scorso hanno portato la Juventus ai supplementari in Coppa Italia rimontando due gol, li troviamo in un momento decisamente migliore rispetto a qualche settimana fa.
Valgono più della posizione in classifica in cui si trovano, hanno entusiasmo. È una partita da interpretare bene, contro avversari ostici e difficili da affrontare: servirà una grande prestazione. Per Ballardini parlano i risultati, si è sempre trovato in situazioni molto complicate e ha dovuto fare dei piccoli miracoli. Quest’anno forse ha più tempo, è arrivato prima e c’è il mercato. Credo che il Genoa potrà fare meglio, speriamo non da domani – oggi, ndr -, e chissà che a fine campionato non possa restare in panchina».
Dopo aver ricordato le belle stagioni vissute in rossoblù («Sono molto felice di quanto ho fatto al Genoa, ho una casa lì vicino e resto legato a quell’ambiente. Ho ricordi molto positivi. Il Genoa sarà sempre una parte di me» ha dichiarato Gasperini), il mister degli orobici ha confermato il recupero di Pessina e, a parte Pasalic, il gruppo è al completo. «Ho possibilità di scelta, deciderò a ridosso della gara anche per Miranchuk dall’inizio. Abbiamo recuperato tutti, Pasalic presto inizierà con qualche spezzone ma alla vigilia di quest’altro tour de force possiamo contare sulla rosa intera».
I convocati del tecnico piemontese sono 23, le scelte per la formazione titolare potrebbero cambiare in un paio di ruoli ma dovrebbero giocare Gollini in porta, Toloi con Djimsiti ai lati di Romero in difesa, Hateboer e Gosens esterni con de Roon – Freuler in mezzo e davanti uno tra Miranchuk (favorito) e Malinovskyi alle spalle di Ilicic e Zapata con Muriel pronto a subentrare nella ripresa.
S ette punti in quattro gare. Una classifica che fa meno paura e in settimana la soddisfazione di aver messo paura alla Juventus schierando praticamente le seconde linee. Probabilmente nemmeno Davide Ballardini si attendeva un impatto del genere dal suo arrivo sulla panchina del Genoa e ora l’Atalanta, forse l’avversario più difficile da affrontare in questo momento. « In effetti non mi aspettavo una partenza così, ma non abbiamo fatto niente.
Perché il Genoa ha meritato i punti che ha fatto però bisogna dire che questo Genoa non ha fatto ancora nulla. Squadre come Cagliari, Torino e Fiorentina centrano poco con la lotta salvezza, la strada è ancora lunga». E passa dalla sfida al grande ex Gasperini. Una squadra che per Ballardini è da annoverare tra le big del campionato. «Ad inizio stagione in una intervista dissi che per l’Atalanta sarebbe arrivata prima della Juventus – ha ricordato Ballardini-.
Molto dipende da quando la incontri e se hai la fortuna di trovarla mentre ha la gara di Champions League durante la settimana allora può anche non essere quella squadra così forte e intensa, anzi può balbettare. Ma se si è riposata allora trovi davanti uno schiacciasassi perché hanno tutti forza e intensità. Ma sappiamo chi andiamo ad affrontare e per me l’unica strategia è quella di affrontarli da squadra, con compattezza, solidità e personalità.
Tutte qualità che il Genoa dovrà mettere in campo. E’ l’unica strada altrimenti rischi solo di soffrire e subire come accaduto a tante squadre». Per la sfida odierna il tecnico romagnolo potrà contare su due elementi in più, Strootman e Onguené ma perde Scamacca fermato per un affaticamento rimasto così a casa assieme con Sturaro ancora non al meglio. Nessun problema invece per Criscito e Behrami contro il Bologna usciti a fine primo tempo.
«Per Mimmo era solo stanchezza mentre per Valon un leggero fastidio al polpaccio. Chi ha giocato 120’ in Coppa invece, come Lerager e Czyborra ha avuto il tempo di recuperare». Con un Pandev in più l’attesa è però per i nuovi acquisti anche se per Onguené appare quasi impossibile con un solo allenamento, senza conoscere il campionato né la lingua, un suo esordio proprio a Bergamo. Ben diverso il discorso per il centrocampista olandese che potrebbe essere la sorpresa di formazione. «Strootman? Un giocatore per me di altissimo spessore e grandissima qualità.
Detto questo ognuno deve fare il suo al meglio. Sappiamo benissimo che ha dimostrato in passato e recente di essere giocatore straordinario e sa cosa che deve fare. Onguené? Da quello che ho visto è un ragazzo che mi da buonissime sensazioni. Un ragazzo serio e con delle qualità fisiche e nel gioco».
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