Chi è Peppino Di Capri: età, moglie, figli, carriera, canzoni e vita privata
Giuseppe Faiella, in arte Peppino Di Capri, è nato il 27 luglio 1939 nell’isola di Capri ed è diventato popolare negli anni ’60.
Originario di una famiglia di musicisti (il nonno fu musicista nella banda di Capri e il padre Bernardo, che aveva un negozio di dischi e di strumenti musicali, nel tempo libero suonava il sax, il clarinetto, il violoncello e il contrabbasso in un’orchestra), si esibisce per la prima volta all’età di quattro anni nel 1943 suonando il pianoforte davanti alle truppe americane di stanza sull’isola natale durante la guerra.
Peppino Di Capri: la vita privata, gli amori
Nel 1959 Peppino a Ischia ha conosciuto una modella torinese Roberta Stoppa. I due si sono sposati nel 1961, ma la storia d’amore è culminata nel 1970 (anno di nascita tra l’altro del loro primo figlio Igor). Peppino ha poi avuto una relazione con una giovane studentessa napoletana di biologia, Giuliana Gagliardi, sorella della moglie di Mimmo Di Francia. I due si sono sposati nel 1978 e la coppia ha avuto due figli: Edoardo nato nel 1981 e Dario nel 1986. Giuliana si è spenta il 4 luglio del 2019 a causa di un male incurabile.
Peppino Di Capri: curiosità
- Nel 2019 Peppino è stato in giro per l’italia con una tournée.
- Nel 2019 ha ricevuto il premio alla carriera AFI consegnatogli da Maurizio Costanzo.
- Nel 2015 ha recitato nel film Natale col boss.
- Peppino ha duettato con Guè Pequeno in Fiumi di Champagne.
E’ venuta a mancare a Napoli la consorte Giuliana Gagliardi. La donna aveva solo 68 anni è volata in cielo a causa di un brutto male. Erano i primi Anni Settanta quando il cantante conobbe la donna che poi sarebbe diventata sua moglie.
Era una studentessa partenopea di biologia con cui iniziò una relazione sentimentale dopo al divorzio dalla prima moglie Roberta Stoppa. Con quest’ultima l’artista ebbe il figlio Igor. Peppino Di Capri e Giuliana Gagliardi sono convolati a nozze nel 1978 e dopo tre anni hanno avuto i due figli Edoardo nato nel 1981 e il secondogenito Dario, venuto al mondo nel 1986.
Oltre a cantare è anche un attore, visto che durante la sua giovinezza ha recitato in diversi film musicarelli. Peppino, inoltre, ha partecipato a ben quindici Festival di Sanremo detenendo il record col collega Al Bano Carrisi. Di Capri ne ha vinto uno nel 1973 con il celebre brano ‘Un grande amore e niente più’ e poi anche nel 1976 con la canzone ‘Non lo faccio più’.
Nel suo lungo curriculum è presente pure il trionfo al Festival di Napoli del 1970 con ‘Me chiamme ammore’. Mentre i suoi più grandi successi sono senza ombra di dubbio ‘Champagne’ e ‘Roberta’.
Settembre: Giuseppe Faiella, che tutti conoscono come Peppino Di Capri, compie mezzo secolo. Ma non è un compleanno anagrafico: i cinquant’anni riguardano la sua carriera incredibile, le sue canzoni che hanno conquistato il mondo: oggi le Tv messicane e quelle degli altri Paesi sudamericani le usano come colonna sonora del genere tv più amato da quelle parti, le soap opera e le telenovelas.
La più gettonata è Champagne, da poco anche leitmotiv di una soap realizzata a Hong Kong. In Italia, intanto Le donne amano, la sua composizione più recente, è la sigla diCapri, fiction giunta alla terza edizione. Anche se non lo ammetterà mai, tuttavia, Champagne non è certo la canzone prediletta da Peppino perché lui sa bene, ma il pubblico non l’ha mai sospettato, di non esserne l’autore.
L’hanno scritta in tre, con lo pseudonimo Depsa (De Pasquale, Jodice e De Francia). Quest’ultimo l’ha addirittura incisa tentando una disperata quanto inutile concorrenza.
Tutti considerano Peppino un interprete della melodia degli anni Cinquanta o un vessillifero della canzone confidenziale degli anni Sessanta. «In realtà, la mia anima è rimasta rock e a casa si ascolta solo musica così, arrivando persino al genere “metallica”.
Il 27 luglio ho compiuto 69 anni ma, pur rendendomi conto di non essere più un ragazzino, mi sento un trentenne e in certi giorni persino un ventenne con tutte le speranze intatte e la voglia di avere lo stesso successo dei tempi dell’esordio».
Un esordio che il giovane Faiella affrontò a 5 anni: «Venivo da una famiglia che faceva musica. Papà suonava il violoncello, mio nonno il clarino. Io imparai prestissimo a strimpellare il piano e divenni una specie di star nei club off limits ai civili, perché frequentati solo dalle truppe americane di stanza a Napoli e che venivano anche a Capri. Suonavo le canzoni della tradizione napoletana, ma anche i pezzi di Glenn Miller, che aveva lanciato il boogie woogie con In thè mood. Era il 1943 e ricordo che quando più tardi vidi Sciuscià, il capolavoro di Vittorio De Sica, mi identificai in quei “guagliuncelli” che prendevano per mano un soldato americano, meglio se di colore, e lo portavano a fare il giro dei locali dove si poteva bere un buon whisky.
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