Napoli – Granada diretta tv e live Streaming gratis dove vedere Sky o Dzan

Ti stai chiedendo dove si vede Napoli Granada in diretta streaming gratis e TV? Vuoi sapere se Napoli Granada sarà trasmessa da Sky o DAZN? Vuoi sapere a che ora si gioca la partita Napoli Granada? Vuoi conoscere le formazioni ufficiali di Napoli Granada? Cerchi un modo per vedere Napoli Granada  in streaming gratis?

Nessun problema, di seguito trovi tutte le risposte che cerchi.

In questo articolo vedremo come e dove si vede Napoli Granada in diretta TV e in diretta live streaming sul tuo PC, Smartphone, Tablet o Console, vedremo le formazioni del match, l’orario della partita e tutti gli altri dettagli su questo match Napoli Granada di Champions League.

Obiettivo remuntada contro un team spagnolo da sempre ostico per i colori azzurri. Eppure bisogna provarci a buttare fuori il Granada, nono in Liga e peggior difesa del campionato con 41 gol. Potrebbe essere un’impresa semplice stasera per il Napoli riuscire a fargliene 3 (senza subirne alcuno), se solo Gattuso non dovesse fare ancora i conti con un grave emergenza in attacco. Osimhen si è nuovamente fermato domenica a Bergamo (forse tornerà mercoledì col Sassuolo) ed è finito in infermeria dove si continua a prestare le cure a Lozano e Petagna, entrambi alle prese con i rispettivi infortuni muscolari provocati dal gran numero di partite che sono stati costretti a giocare in un periodo temporale molto ristretto.

Non c’è una sola punta centrale in organico: Gattuso chi deciderà di schierare? Ieri nella rifinitura ha provato tutto ed il contrario, alternando la squadra con 4-5 moduli diversi e facendo ruotare tutti quelli che da ieri sera sono in ritiro nell’hotel al centro di Napoli. Alla fine pare che la scelta sia caduta su Politano, probabilmente il più idoneo tra Insigne ed Elmas ad incarnare i panni della punta centrale. E per lui non è la prima volta: quando il Sassuolo ha utilizzato il 3-5-2, giocava in quella posizione al fianco di Babacar.

Ai suoi lati dovrebbero essere scelti Insigne e Zielinski, perché entrambi sono abili a trovare il gol da lunga distanza, mentre Elmas scalerebbe sulla linea dei centrocampisti, insieme a Fabian Ruiz e Bakayoko, con il francese che svolgerà i compiti di diga davanti alla difesa.

Reparto che dovrebbe ritrovare un leader come Koulibaly. Il senegalese ha recuperato dal Covid ed ora ha nelle gambe i 90 minuti che dovrebbe disputare al fianco di Rrahmani, perché Maksimovic ha la necessità di rifiatare. Ai lati non c’è il rischio di sbagliare: giocheranno ancora Di Lorenzo e Mario Rui. Così come tra i pali non potrà che esserci Meret, al quale si chiede la stessa prestazione vista contro la Juventus, perché il Napoli non deve prendere gol per sperare nel passaggio di turno.

La squadra azzurra è chiamata ad una vera e propria impresa, non tanto per la caratura dell’avversario ma per il 2-0 dell’andata firmato Herrera-Kenedy. Forse anche per questa ragione all’arrivo del Napoli in hotel, un gruppo consistente di tifosi ha provato a sollecitare il gruppo, facendo leva sul proprio orgoglio: “Sudate la maglia e tirate fuori le p….”. Lo stesso Gattuso si aspetta che stasera allo stadio Maradona si presenti un Napoli ben diverso da quello che ha perso in Spagna e poi a Bergamo. «Mi aspetto di partire meglio rispetto all’andata – ha detto Ringhio – quando ci siamo fatti sorprendere sulla profondità, pur conoscendo bene le loro caratteristiche.

Bisogna annusare il pericolo e anche come voglia dobbiamo dare di più». Più che l’approdo agli ottavi di Europa League, il Napoli cerca la rimonta anche per generare una scossa positiva all’interno di una squadra stanca, senza risorse alternative e presa di mira quotidianamente da piazza e media. «In questo momento le cose non stanno andando bene – ha ricordato il coach – ed è giusto che io sia il responsabile.

Quindi, massacrate me e lasciate stare i miei ragazzi. Ho visto nei loro occhi qualcosa di importante, proveremo a ribaltare il risultato di Granada: vogliamo vincere e passare il turno. Ma poi, mi viene da ridere quando sento parlare di obiettivi. Il nostro obiettivo è su tutte le competizioni, però bisogna valutare ora come stiamo: noi e la Juve abbiamo giocato di più. Non riusciamo più a recuperare, perché non abbiamo più la possibilità di fare i 5 cambi grazie ai quali in precedenza vincevamo le partite. Siamo con l’acqua alla gola e non è una scusa». Per evitare di affogare, ecco che arrivano quelli del salvataggio, in particolare Koulibaly, Ghoulam e Mertens, che da questa sera potranno essere nuovamente e pienamente a disposizione dell’allenatore.

«Koulibaly e Ghoulam erano a disposizione già a Bergamo – ha detto Gattuso – e lo saranno anche per questa partita. Abbiamo perso anche Osimhen e non recuperiamo nessun altro. Demme e Hysaj hanno fatto un lavoro differenziato e non sono ancora pronti per essere convocati. Mertens ha fatto lavoro individuale, verrà in panchina, ma è fermo da tanto tempo (l’ultima partita risale al 24 gennaio contro il Verona). Ci ha dato la sua disponibilità e sappiamo che non è al 100%. Penso possa avere nelle gambe 15-20 minuti: se ce ne fosse bisogno, vedremo». E chissà che non possa essere proprio Mertens con un suo gran finale a portare il Napoli agli ottavi di Europa League.

Degli ultimi sei incontri disputati, il Granada è riuscito a vincerne soltanto uno: quello di giovedì scorso contro il Napoli. In campionato, gli andalusi non riescono a conquistare i tre punti dallo scorso 12 gennaio: tre sconfitte, l’ultima domenica scorsa a Huesca, e tre pareggi. Striscia negativa inedita dall’arrivo di Diego Martínez in panchina: «Stiamo pagando il prezzo di aver giocato, fino a poco tempo fa, ogni tre giorni. Sapevamo che sarebbe successo». Prova ne sia che, gli spagnoli, scivolati a -7 dai piazzamenti europei, si presenteranno al Diego Armando Maradona con un’interminabile lista di infortunati, tra i quali spicca il nome di Yangel Herrera: «Proveremo a recuperare sia lui che Soldado, ma non so se ci riusciremo. Per passare il turno, abbiamo bisogno della partita perfetta». Manco fosse una finale, Martínez ci ha tenuto a portarsi dietro tutta la rosa, compresi gli indisponibili e i quattro canteranos che con più frequenza si allenano con la prima squadra: «È un evento storico per il nostro club, le sensazioni che proviamo sono uniche e speciali».


Viterbocitta.it è un giornale online approvato anche da Google News. Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato su questo argomento ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News