LA DINAMICA
Teatro del dramma, l’ex hotel Centrale che si affaccia su via Jappelli, struttura alberghiera dismessa da quasi due decenni. La donna ha subito dato l’allarme è poco dopo è giunta sul posto un’ambulanza del 118 dalla vicina Casa di cura di Abano. Ma l’équipe sanitaria non ha potuto fare altro che constatare il decesso istantaneo del giovane che nella caduta, secondo i primi accertamenti, ha riportato lesioni gravissime.
La disgrazia si è consumata in una manciata di minuti, attorno alle 14. È stata la stessa madre del giovane, nonostante il profondissimo stato di choc, a spiegare ai carabinieri di Abano arrivati poco dopo, e guidati dal capitano Carmelo Recupero e dal luogotenente Luigi Troiano, la dinamica della tragedia di cui era stata testimone. Da tempo il figlio soffriva di un profondo stato depressivo che preoccupava sempre di più i famigliari. Al punto che ne era stato deciso il ricovero in una struttura medica del Padovano per sottoporlo a cure specialistiche. Il trasferimento avrebbe dovuto avvenire oggi. E sarebbe stato proprio questo l’innesco della tragedia. Ai militari dell’Arma la madre ha raccontato che il ragazzo, poco prima del salto nel vuoto, ha casualmente udito la telefonata nella quale i medici confermavano alla donna la data del suo ingresso. A quel punto, il ventenne è psicologicamente crollato. Vado ad ammazzarmi, ha urlato prima di uscire precipitosamente dall’abitazione, poco distante dall’ex albergo. La mamma, sconvolta, gli è immediatamente corsa appresso, cercando di bloccarlo. Purtroppo, senza riuscirci. Il giovane, snello e dalla corporatura atletica, in poche falcate l’ha distanziata e si è arrampicato sul cancello esterno del Centrale. E’ quindi entrato nell’ex stabilimento alberghiero ed è salito fino a una stanza al terzo piano che dà sulla piattaforma della pertinenza esterna per poi gettarsi di sotto. Un comportamento che fa supporre una buona conoscenza della disposizione dei locali, dal momento che ha subito imboccato la scala che portava ai piani superiori. Non è quindi escluso che già in passato si fosse introdotto nell’ex hotel.
Il suo corpo è caduto sul cemento del piano rialzato che si affaccia sul retro dell’edificio, verso il Parco termale urbano. E’ toccato ai Vigili del fuoco del distaccamento di Abano il triste compito di recuperare con un’autoscala la salma del giovane. Anche questa operazione si è svolta alla presenza della madre che, prostrata dal dolore, non si è mai voluta allontanare. E’ stata fatta accomodare su una sedia, stretta dagli abbracci degli amici del figlio, subito accorsi. Alla decisione del ragazzo di togliersi la vita, inoltre, potrebbe avere contribuito una recentissima delusione di carattere sentimentale. Ma questo è un interrogativo destinato a restare senza una risposta. Rimangono solo la buia disperazione di una madre che ha cercato fino all’ultimo istante di salvare il figlio e lo sgomento di chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene.
IL SINDACO
Choc e incredulità sono stati espressi dal sindaco di Abano Federico Barbierato «Si tratta di una tragedia immane che ha lasciato tutti sconvolti ha dichiarato il primo cittadino -. Non riesco neppure a immaginare come possano sentirsi i suoi cari. L’amministrazione cittadina e tutta la comunità aponense si stringono alla famiglia».
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