Omicidio Ilenia Fabbri, la svolta: arrestati l’ex marito e un conoscente

C’è la svolta. La Polizia di Ravenna nel corso della notte ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini, indagati in concorso per l’omicidio aggravato di Ilenia Fabbri, avvenuto a Faenza (Ravenna) lo scorso 6 febbraio.

Ilenia Fabbri: arrestati l’ex marito Claudio Nanni e un suo conoscente

Le indagini sono state complesse. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Ravenna e svolta dai poliziotti della squadra mobile di Ravenna e del Servizio Centrale Operativo di Roma, ha permesso di acquisire gravi elementi indiziari nei confronti dell’ex marito Claudio Nanni e di un suo conoscente, ritenuti rispettivamente mandante ed esecutore materiale dell’omicidio.

Il movente del delitto sarebbe da ricondurre al profondo astio che l’uomo provava nei confronti della ex moglie a causa delle sue pretese economiche dopo la separazione. C’era anche una causa in corso tra i due. Maggiori dettagli verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 in questura. Claudio Nanni si è sempre detto estraneo ai fatti.

L’omicidio di Ilenia Fabbri il 6 febbraio a Faenza (Ravenna)

I movimenti di quel sabato mattina dell’ex marito di Ilenia Fabbri erano stati dettagliatamente analizzati ovviamente: ribadisce di essere totalmente estraneo ai fatti. Quando l’ex moglie è stata uccisa lui era in viaggio verso Milano con la figlia per ritirare un’automobile. Era da settimane indagato a piede libero per omicidio volontario pluriaggravato in concorso con persona ignota.  La separazione era stata particolarmente burrascosa, ed era sfociata anche in una causa civile riguardante un trascorso rapporto di lavoro.

L’unica testimone oculare che avrebbe visto per un istante il presunto killer è l’amica della figlia della vittima che si trovava nell’appartamento e che alle 6.06 lanciò l’allarme. C’è anche un video che per pochi secondi avrebbe ripreso il 6 febbraio pochi minuti prima dell’omicidio un uomo sospetto poco lontano dalla casa di Faenza. Oggi la svolta.

Un’ipotesi al vaglio della polizia, sin dai giorni seguenti al tragico fatto di sangue, era che l’omicidio potesse essere stato compiuto da un sicario istruito allo scopo e dotato di una copia delle chiavi; del resto la prima pattuglia al suo arrivo alle 6.20 di quel 6 febbraio in via Corbara aveva trovato la porta del garage aperta e senza segni di scasso.

“Prima o poi mando qualcuno a farle la festa”, così diceva secondo alcune testimonianze il 53enne Claudio Nanni, in guerra da tempo con l’ex moglie che lo aveva denunciato anche per maltrattamenti. Il contenzioso civilistico tra i due era culminato con l’assegnazione della casa di via Corbara alla donna. Fabbri aveva promosso una causa di lavoro contro Nanni per presunti mancati compensi per 100mila euro legati alla sua collaborazione nell’impresa di famiglia.


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