L’Italia in zona rossa nazionale di 3-4 settimane, non solo come drastica misura di contenimento (in Italia nelle ultime 24 ore sono stati registrati più di 20mila nuovi casi e il tasso tamponi-positivi è in aumento), ma anche per organizzare al meglio la vaccinazione di massa. Il piano prevede infatti di somministrare tutte le 26 milioni di dosi di vaccino in arrivo in Italia da qui a fine aprile.
Il lockdown nazionale sarebbe dunque la più drastica delle misure che potrebbe uscir fuori dall’imminente vertice tra Mario Draghi e il Comitato tecnico scientifico, così come evidenziato da Repubblica.
Oggi i ministri Speranza e Gelmini terranno una riunione straordinaria con il capo del Cts Agostino Miozzo e il commissario per l’emergenza Giuseppe Figliuolo. Dopodiché ci sarà un vertice tra Draghi e la cabina di regia per decidere il da farsi.
Coprifuoco anticipato, zona “giallo intenso”. Stando alle fonti vicine al Governo, sarebbe il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ad aver avanzato l’ipotesi di una cosiddetta zona giallo intenso, con coprifuoco anticipato alle 20 in tutte le regioni. Ma questa misura sarebbe l’ennesima stangata sulle attività commerciali, che dovrebbero fare chiusura anticipata alle 19. Ragion per cui la decisione è stata rimandata.
Le misure fino a dopo Pasqua. Intanto, le misure che resteranno in vigore per il prossimo mese prevedono coprifuoco dalle 22 alle 5 in zona gialla, arancione e rossa. In zona bianca sono le ordinanze regionali a stabilire l’orario di ritorno a casa.
Per quanto riguarda le scuole, lezioni in presenza sospese per ogni ordine e grado in zona rossa, mentre in fascia gialla e arancione sono i presidenti delle Regioni a decidere le modalità della didattica.
Spostamenti tra regioni vietati anche in fascia gialla e bianca fino al 27 marzo: si viaggia solo per motivi di lavoro, salute, necessità o rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza. In zona arancione vige il divieto di uscire dal proprio Comune, e in zona rossa sono vietate le visite a casa di amici e parenti. Decade il divieto di asporto dopo le 18 in tutte le zone, ma solo per enoteche ed esercizi di commercio al dettaglio di bevande.
Nel weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali restano chiusi fatta eccezione per tabacchi, edicole e librerie, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
Dal 27 marzo solo in zona gialla riaprono i musei nel weekend e i teatri e i cinema, con capienza fino al 25%, massimo 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sale, con posti a sedere preassegnati e obbligo di mascherina e distanziamento.
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