Chi l’ha visto, Denise Pipitone, la ragazza in Russia e quella bambina rapita a Milano. La mamma: «Siamo speranzosi»

Come anticipato dal promo di ieri, la trasmissione Chi l’ha visto? ha parlato di Denise Pipitone e del mistero della ragazza che in Russia sta cercando la sua mamma. La giovane si chiama Olesya Rostova ed è andata in tv facendo un appello: «Sto cercando mia mamma», ha detto la ragazza, di circa vent’anni, quindi la stessa età che avrebbe Denise ora se fosse ancora viva, e di cui colpisce la somiglianza con la bambina scomparsa nel 2004, Piera Maggio.

«Il nostro spot di ieri è stato ripreso da tutti i siti e giornali – le parole di Federica Sciarelli in apertura di puntata – Troppo bello per essere vero, l’ho detto e lo ripeto. Massima cautela. Perché questa attenzione? Credo ci sia la voglia di avere una buona notizia, la gente si chiede ‘ma può finire bene una storia?’». «Siamo in contatto con Piera Maggio e con il suo avvocato», ha fatto sapere la conduttrice.

La mamma: siamo cautamente speranzosi

Intanto la mamma di Denise, Piera Maggio, ha fatto sapere di non essere in partenza per Mosca. In un audio trasmesso dal programma, Piera dice che «vogliamo rimanere con i piedi per terra, cautamente speranzosi ma senza illuderci più di tanto. Le segnalazioni passate ci hanno insegnato che le illusioni non portano a nulla: chiederemo l’esame del Dna, l’unica soluzione per fugare ogni dubbio. Vogliamo ringraziare chi ci sta vicino, ci fa capire quanta gente amano Denise e non l’hanno mai dimenticata».

Come si è arrivati alla ragazza in Russia

La segnalazione è partita da un’infermiera russa che vive in Italia, in Val Seriana, da vent’anni, che ha visto la trasmissione ed è stata colpita da questa ragazza. «Mi è venuto un batticuore quando ho visto questa giovane e ho notato la somiglianza con la mamma di Denise. Mi sono venuti i brividi», racconta l’infermiera. Ma chi è la bambina che cerca la mamma? Si chiama Olesya, e ha la stessa età che avrebbe Denise. Aveva 5 anni quando è stata ritrovata, tolta a una nomade e affidata ad un orfanotrofio.

Dei suoi primi anni di vita, ricorda una donna rom che pensava essere sua mamma: ma non era lei. Quando la polizia ferma entrambe e capisce che i documenti non combaciano, la bambina viene portata via alla donna rom e viene trasferita ad un centro. Molti anni dopo, ormai cresciuta, è andata in tv: «Mammina mia non ti ho mai dimenticato, ti ho sempre cercata e ora voglio ritrovarti. Sono qui, sono viva», le sue parole alla trasmissione russa.

«La somiglianza è impressionante», ammette l’avvocato di Piera Maggio. «Nel 2005 c’era la pista cosiddetta ‘zingara’. Ricorderete quella bambina ripresa da una guardia giurata a Milano: la somiglianza era notevole». Che quella bambina fosse Denise, rapita da una banda di rom e portata in un altro Paese? «È una storia che va verificata, va verificato il Dna. In questi anni ne abbiamo viste tante di segnalazioni: ma questa volta vale la pena approfondire. Ho vissuto questi anni con grande rabbia – aggiunge il legale – La speranza è che sia un colpo di fortuna».


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