Maria De Filippi, una stagione d’oro per la regina della tv

Questo articolo in breve

Certo che con “le pezze” Maria De Filippi quest’anno porta in tv l’Haute Couture. Ed è un’alta moda del piccolo schermo davvero popolare la sua visto che, dopo il successo conclamato di C’è posta per te, alla prima puntata della nuova edizione di Amici 20 – venti stagioni sono tante o poche? – oltre sei milioni di persone sono rimaste incollate al televisore. In certi momenti oltre sette.

E alla seconda? Uguale. Che dall’altra parte della telecamera significa “solo” portarsi a casa quasi il 30% di share. Le “pezze” sono naturalmente quelle di cui parlavano sabato scorso i comici Pio e Amedeo, ospiti fissi della trasmissione: «Ma dove sono Ricky Martin e John Travolta? Che stai alle pezze, Marì». Cioè, sono le star cresciute nell’accademia di Amici.

Non all’ombra, attenzione, ma sotto la luce piena dei riflettori. Già, perché la chiave del successo di Maria De Filippi (o meglio, una delle chiavi) sta nel mettere in evidenza il talento altrui. Quello che altrove è quasi sempre trattato come la ciliegina sulla torta (quando viene trattato).

La sua forza sta nel dare spazio a quello che è altro da lei: i suoi ragazzi, le sue trasmissioni, i suoi conduttori, i suoi giudici, persino Gemma e Tina Cipollari… E no, questa non è per niente cosa da tutti. Anzi, non è da quasi nessuno visto che lo sport preferito, in televisione e nel mondo dello spettacolo in generale, è brillare dell’altrui grigiore (se non dell’altrui squallore).

Ma tornando al dover fare ricorso solo alle star cresciute nell’accademia di Amici, ebbene, quest’anno con la pandemia bisogna farci i conti tutti i minuti e tutti i secondi: i divi internazionali non è che non viaggino volentieri, non viaggiano proprio.

E questo anche se gli studi della Fascino, la casa di produzione televisiva fondata da Maria De Filippi, in certi angoli sembrano ordinate corsie di ospedale. Dove “tamponati e chiuditi” è diventato il nuovo mantra che riecheggia nei corridoi sempre vetrati, sempre pieni di sole, degli uffici disposti lungo tre edifici collegati fra loro.

Ma farci i conti non vuol dire farsi lo sconto, avere una scusa per fare un’edizione sottotono. Questa, anzi, viste le due puntate del serale, è stata piuttosto l’occasione di mostrare tutti i muscoli: i ragazzi che sono diventati grandi lì dentro. E di operare una rivoluzione copernicana. Senza, però, annunciarla (prendiamo tutti appunti, via). Sui primi, sui “ragazzi di Amici”, vedi alla voce Stefano De Martino e Stash – ma anche Arisa, che ha provato due volte a entrare nella scuola – possiamo dire che non sono propriamente dei personaggi “fatti in casa”. Confortanti.

C’è davvero ben poco di rassicurante, parliamoci chiaro, nelle bombe atomiche che sta innescando in questa edizione Alessandra Celentano. Per caso l’avevate più intelligente di te: tu le parli un’ora e lei ti fa una sintesi – migliore, certo – in quattro parole quattro. E poi va oltre. È una cosa che ti rompe proprio le palle: che fastidio relazionarmi con una che non sa una cosa e dopo cinque minuti ne sa più di me. Quando le parlo lei ha già recepito, ha elaborato, ha messo insieme quello che sapeva con quello che saprà, con quello che ha letto, con quello che conosce già per esperienza e…

E nel frattempo mi ha superato a destra e a 300 all’ora. Mi sta sulle palle una così». E Maria? Lei, se può, rincara la dose. Si autodefinisce spesso una secchiona e pure una che si agita. Nonostante l’esperienza. Anzi, forse in ragione di quella. Così dalle sue parti si lavora. Sempre e tanto. E in maniera “certosina” (aggettivo da lei, con quella “r”morbida che ha, amatissimo).

A C’è posta per te arrivano ogni giorno, feste comprese, sta un po’ stufa lo scorso anno persino quando litigava con Valentin o faceva piangere Javier? Ebbene, siccome la Celentano resta comunque “la più odiata dagli italiani”, Maria le ha piazzato di fianco Lorella Cuccarini. In mezzo a tutto questo e a molto altro ancora? Ci sono le squadre di ragazzi che hanno mollato le felpe per vestirsi in technicolor e di cui, fateci caso, già conosciamo i nomi: Enula e Sangiovanni, Martina, Tancredi, Tommaso, Serena…

Che la De Filippi sia “fulminante”, del resto, lo sanno più o meno tutti quanti. È già l’accusa che le muoveva, la settimana scorsa, l’amica carissima Sabrina Ferilli dalla copertina di questo stesso giornale: «Maria? Lei non è intelligente, è quella 600 lettere almeno. E vengono lette tutte. Nell’accademia di Amici si lavora un numero di ore che, forse, ha senso soltanto per un artista professionista realmente coinvolto. Perché per lo show i centometristi, alla fine dei conti, servono a poco: ci vogliono i maratoneti. E ad Amici 20 siamo soltanto ai primi chilometri percorsi. Abbiamo appena cominciato a sognare.


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