Giusto il tempo di sentire la strabiliante notizia, cioè che aveva trovato un “vero lavoro”, e subito è arrivata la seconda: il principe Harry ha trovato addirittura un secondo “vero lavoro”.
A chi aveva iniziato a manifestare una sorta di orticaria nei confronti del duca di Sussex, un tempo amatissimo, oggi un po’ meno, non è parso vero di poter prendere in giro, poco poco, il bel principe. Per lo meno in madrepatria, dove i titoloni a tutta pagina sul suo nuovo status di “proletario” hanno sollevato qualche ironia.
E invece il duca di Sussex si è trovato due posti di lavoro veri e propri: si occuperà, in uno, di salute mentale e, nell’altro, di fake news. Certo, lavorare in catena di montaggio è decisamente un’altra cosa, ma il principe vuol fare vedere di che cosa è realmente capace. Partiamo dalla prima occupazione. Harry è stato nominato “chief impact officer” di una startup della Silicon Valley chiamata BetterUp.
L’azienda si occupa di salute e benessere mentale attraverso il coaching. «Voglio aiutare a creare un impatto sulla vita della gente. Il coaching proattivo offre infinite possibilità di sviluppo personale, una maggiore consapevolezza e una vita migliore in generale », ha spiegato il duca di Sussex via email al Wall Street Journal, il quotidiano finanziario di New York.
Che cosa farà il principe in parole povere? Harry contribuirà con le sue idee a sviluppare strategie sui prodotti e a ideare iniziative di beneficenza. «È un ruolo significativo », ha commentato l’amministratore delegato di BetterUp, Alexi Robichaux. Il manager ha dichiarato che, finita la pandemia, il duca di Sussex dovrà essere presente alle riunioni del management nel quartier generale di San Francisco.
Dal principe Harry l’azienda si aspetta anche che si presenti agli eventi speciali organizzati dalla società; in pratica dovrà metterci il “faccione”. Fondata solo nel 2013, BetterUp oggi comprende una rete di più di 2 mila coach e la sua piattaforma è utilizzata da molte grandi aziende Usa; a febbraio il valore della società era pari a 1 miliardo e mezzo di euro. Non si sa quanto guadagnerà il principe per questo suo primo lavoro. E passiamo al secondo impiego, che pare, in realtà, a termine.
Harry entrerà a far parte di una nuova commissione dell’Aspen Institute, prestigiosa agenzia no profit. Il duca di Sussex sarà uno dei quattordici membri della Commission on information disorder: il compito del gruppo di saggi sarà quello di condurre uno studio di sei mesi sulla disinformazione e sulla cattiva informazione americana, tema evidentemente molto caro ai duchi di Sussex, che hanno un rapporto a dir poco drammatico con certa stampa, soprattutto britannica.
Fra i commissari c’è anche Kathryn Murdoch, la moglie di James Murdoch, il figlio del magnate della stampa Rupert Murdoch. Nato con la camicia di seta, vissuto tra palazzi principeschi e caserme reali, il solo precedente lavoro era stato quello di soldato. Ufficiale, in realtà. Perché completato l’addestramento all’accademia militare di Sandhurst, era approdato sui campi di battaglia di Iraq e Afghanistan come sottotenente e poi come capitano pilota di elicotteri d’assalto.
Nel 2015, dopo anni di onorato servizio, e pronto a cominciare a lavorare a pieno ritmo per la famiglia reale, aveva lasciato l’esercito con il grado di maggiore del suo reggimento, i Blues and Royals, e di maggiore della Royal Air Force. E con la nomea di eroe di guerra, avendo combattuto (per davvero e in prima linea) a metà degli anni 2000 in Afghanistan.
Non è un segreto che la sua collocazione all’interno del Dream team reale, formato da regina, Carlo e William, sia stata per anni fonte di discussione: a Buckingham Palace girava la battuta che non si riusciva a trovargli un posto di lavoro. Più chiara si era fatta la faccenda quando il principe aveva incontrato Meghan Markle, nel 2016 e quasi subito ha deciso di sposarla: per il Palazzo era più facile e redditizio “vendere” una coppia, quando c’era da organizzare l’agenda di incontri di Stato e charity. Il guaio è che proprio Meghan lo ha convinto che poteva trovarsi un lavoro tutto suo, al di fuori della famiglia reale.
Poi le cose sono andate come tutti noi sappiamo. A proposito di Meghan: da Londra giunge la notizia che Tom Bower, il maestro delle biografie non autorizzate, scriverà della duchessa. Per questa sua nuova indagine verrà pagato con un assegno a sei cifre. In passato chi ha avuto l’onore di essere il protagonista di un suo libro, non ha mai gradito. Non una gran notizia per la duchessa…
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