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Come e dove vedere Udinese – Juventus in Streaming Gratis
Da palle sua, Paulo Dybala ha già deciso. Futuro bianconero a prescindere praticamente da tutti e tutto. Dal rinnovo o meno di contratto, dalla conferma o meno di Fabio Paratici, dalla permanenza o meno di Andrea Pirlo. E se arriva “il nemico” Massimiliano Allegri? Nessun problema neppure in questo caso, ché tanto nemico non lo è più, anzi. Ci sono stati vari e variegati segnali distensivi.
La Joya, non si (s)muove da Torino, per quanto lo riguarda. E quasi-quasi si pone quale punto di riferimento dell’attacco che verrà: tra un Cristiano Ronaldo che dà grossi segni di insofferenza e un Alvaro Morata a fine prestito (non è affatto sicuro che la Juventus decida di esercitare l’opzione di riscatto o anche solo di prolungare di un ulteriore anno il prestito).
Già domani contro l’udinese potrebbe essere lui il trascinatore, anche considerando che sia il portoghese sia lo spagnolo in settimana hanno avuto a che fare con qualche acciacco fisico che ne ha condizionato la continuità nel lavoro. L’argentino vuole fare la sua parte per salvare il salvabile d’una stagione che «con Paulo a disposizione, sarebbe andata diversa-mente» (non si stanca mai di ripetere Pirlo). Vuole vincere la coppa Italia e vuole conquistare l’accesso ad una Champions League che ha poi in mente di disputare, in bianconero.
Non ha più voglia di stare appresso a questioni contrattuali, Dybala. Nonostante la sua intesa con la Juventus sia prossima a scadere da qui a un anno e poco più. Dal suo punto divistala questione è molto semplice: le occasioni per non arrivare così a ridosso dello svincolo a parametro zero cerano tutte.
A inizio anno il suo agente ha trascorso diverse settimane a Torino, in attesa di una chiamata da parte della società che però non è mai arrivata. In casa Juve sera deciso che non ci fosse nulla da discutere: semplice-mente una offerta da accettare o no. Così s’è giunti a maggio senza ancora un contatto e verosimilmente in questo senso si procederà. Da escludere a priori (salvo sviluppi che abbiano del clamoroso) l’opzione di uno scambio in stile Arthur-Pjanic entro giugno, utile ad aggiustare i bilanci e fare plusvalenze: nulla, ancora, è stato imbastito e dunque a questo punto diventa pressoché impossibile apparecchiare una operazione di tale portata.
Manco a dirlo, senza un rinnovo di contratto firmato, la Juventus non sarà certo nelle condizioni di tirare tanto la corda sul prezzo del cartellino e dunque avrà probabilmente lei stessa interesse a provare a reimbastire i discorsi più avanti, onde evitare di arrivare al prossimo febbraio e poter solo prendere atto d’un addio senza benefici (che poi, per inciso, sarà mica così facile ed economico sostituire uno degli attaccanti più forti d’Europa…). Per Dybala, invece, sarebbe assai poco saggio lasciare Torino pròprio ora, in un periodo di tale incertezza e crisi generale. Di sicuro dovrebbe accettare condizioni economiche meno favorevoli e peraltro sceglierebbe un po’ al buio. Inoltre, riflette Dybala: se mai Ronaldo dovesse davvero andare via, lui potrebbe/dovrebbe provare ad assurgere al ruolo di vero leader bianconero. Ha senso gettare la spugna proprio ora?
Opportunismo o atto d’amore; scelta o necessità fatta a virtù. La bilancia oscilla e decisamente non pende da una sola parte. Il legame che s’è venuto a creare tra Dybala e la piazza bianconera, però, è indubbiamente forte e consolidato. Lo dimostra spesso e volentieri anche via social: pochi giorni fa la foto con la fascia da capitano al braccio, ieri l’immagine mentre si allena in palestra con i poster bianconeri alle spalle. Sì, è chiaro: lui ha già scelto. Ora la palla passa alla Juventus.
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