Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble all’arena di Verona

Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, apriranno sabato 5 giugno la stagione 2021 dell’Arena di Verona con un esclusivo concerto-evento intitolato II Volo – Tributo a Ennio Morricone, che verrà trasmesso in diretta in prima serata su Rai Uno e, vedrà la partecipazione speciale del maestro Andrea Morricone, figlio del grande Ennio.

Il celebre trio ripercorrerà musiche leggendarie in un’atmosfera da sogno, accompagnato dall’orchestra diretta da Marcello Rota davanti ad un pubblico di seimila persone. Ebbene sì, la notizia è che, per la straordinaria occasione, la Regione Veneto ha concesso la deroga a superare le mille persone di pubblico. Questo viaggio emozionante, dentro l’arte e la musica del più geniale compositore degli ultimi decenni farà il giro del mondo, perché sarà trasmesso negli Stati Uniti dal prestigioso network Pbs. Nel frattempo, dallo stesso palco, il 2 giugno, festa della Repubblica, i tre tenori hanno cantato l’Inno di Mameli.

Il progetto dedicato a Morricone sarà anche il prossimo impegno discografico di Barone, Boschetto e Ginoble, un album pubblicato da Sony Music e distribuito in tutto il mondo.

Da sempre II Volo è legato a Morricone, con il quale ha condiviso il palco nel 2011 in Piazza del Popolo a Roma, esibendosi con il brano E più ti penso su un medley dei temi musicali composti da Ennio Morricone per i film C’era una volta in America e Malèna. Anche nei numerosi concerti in tutto il mondo, il trio italiano ha spesso presentato E più ti penso, come tributo a una delle più grandi eccellenze italiane, patrimonio culturale di tutto il mondo, e oltre a dedicare, sempre a morricone, l’intenso brano Your Love, cantato sul palco del 71° Festival di Sanremo.

«Interpretare Ennio Morricone è un onore, una responsabilità e una sfida, da mesi stiamo lavorando sul vasto repertorio del Maestro» dicono Piero, Ignazio e Gianluca. «Sarà emozionante tornare ad esibirsi dal vivo all’Arena di Verona, a cui siamo molto affezionati perché, proprio come noi, da ponte tra tradizione e contemporaneità».

Cosa rappresenta per voi questo concerto-evento in onore di Ennio Morricone?

Ginoble: «Sarà come fare un grande viaggio immersi tra le note del grande Maestro, che vogliamo ricordare nel migliore dei modi, ad un anno dalla sua morte».

Quando avete scoperto per la prima volta la grandezza di Morricone?

Barone: «Il primo incontro con lui al cinema per me è stato Nuovo cinema Paradiso. Sono una persona poco emotiva, questo lo devo ammettere. Guardando quel film, ricordo il mio pianto, perché, da siciliano, le parole finali del film “Non farti prendere dalla nostalgia, non tornare” mi hanno portato un nodo in gola»

Circa dieci anni fa voi avete conosciuto e collaborato con lui. Avete un ricordo particolare o speciale di quell’incontro?

Ginoble: «Eravamo a registrare il primo disco, erano le nostre prime esperienze in uno studio di registrazione ed il Maestro si aggirava per i corridoi. Gli facemmo ascoltare la nostra versione di E più ti penso. Avevamo sedici anni e l’ingenuità tipica di quegli anni. C’è un aneddoto molto bello che mi piace sempre raccontare. L’attacco del brano era molto difficile, perché parte con una nota sola. Durante le prove succede che il Maestro dà l’attacco ed io non parto. Ero nel panico più totale. Mi giro verso Morricone e gli dico “Ah, ma me lo dai tu l’attacco?”. Erano tutti a bocca aperta, lui con la bacchetta si gira, mi guarda e mi dice: “Non te preoccupa’ ragazzino, te lo do io l’attacco”. Insomma, pensate come un bambino di sedici anni poteva vivere quel momento. Morricone con noi si è sempre comportato come uno di famiglia, portiamo un bellissimo ricordo di lui».

Sarà un grande ritorno sul palco dopo la pandemia. Come avete affrontato questo periodo?

Ginoble: «Abbiamo cercato di non viverlo in modo passivo. Siamo sempre stati produttivi: noi viviamo di musica. Abbiamo dovuto cancellare il tour mondiale ma siamo molto ottimisti, determinati e ambiziosi per carattere e, non ci siamo mai arresi. Siamo tornati in studio di registrazione e, ci siamo dedicati totalmente a noi stessi, alla nostra musica e, a questo progetto ambizioso. Ci siamo preparati molto e, siamo felici di questo grande traguardo raggiunto. Crediamo che tutti dovrebbero cercare di crescere, studiare sotto tutti i punti di vista e, credere sempre nei propri sogni e, nei propri obiettivi».

Come vivete l’emozione di tornare a cantare dal vivo?

Barone: «Con sollievo, dopo un anno e mezzo non ne potevamo più. Il nostro lavoro, lo dico sempre, è un lavoro sognante e, noi siamo degli inguaribili sognatori. Siamo felici che ogni nostra idea, ogni nostro desiderio, dopo un lungo lavoro di preparazione, si stia finalmente concretizzando. Finalmente il 5 giugno noi porteremo un messaggio di ottimismo, perché è stato un anno incredibilmente difficile questo. Abbiamo tanta voglia di salire su quel palco e, siamo emozionati di vedere tante persone lavorare insieme a noi: dai tecnici all’orchestra, ai tanti collaboratori; ed è questa la cosa più importante».

Boschetto: «Siamo felicissimi di tornare a cantare davanti ad un pubblico, poterlo guardare negli occhi ed emozionarlo con la nostra musica. Il ritorno all’Arena quest’anno avrà un significato davvero speciale per me, anche perché sarà l’unico concerto che faremo nel 2021».

Come mai avete scelto proprio l’Arena di Verona?

Boschetto: «Perché rappresenta il posto più sicuro, in quanto è uno dei teatri più grandi del mondo, ma anche perché è il simbolo della nostra Italia. Quando nel mondo si parla di Italia, insieme a Venezia, al Colosseo, l’Arena è tra i luoghi che vengono ricordati sempre perché è un luogo magnifico».

Cosa significa per voi rappresentare la musica italiana nel mondo?

Ginoble: «È un onore e una responsabilità. Il nostro obiettivo è quello di portare nel mondo il bel canto dei grandi che hanno scritto la storia della musica italiana».

Vi sentite soddisfatti del percorso umano e professionale che vi ha portato a questa serata speciale?

Ginoble: «Ultimamente crediamo di aver avuto una forte crescita personale ed artistica, che cerchiamo di mostrare a tutte le persone che ci seguono da anni. Con umiltà ed impegno vogliamo continuare a crescere e a trasmettere questa nostra grande passione per la musica al pubblico. Siamo nati come bambini prodigio e, dopo dodici anni di lavoro, siamo certamente diventati più maturi. Possiamo dire che questo è sicuramente il progetto più bello della nostra carriera».

Cosa potete anticiparci sulla scaletta dell’evento?

Barone: «Ripercorreremo le grandi melodie di film meravigliosi che sono nel cuore di tutti noi e che il Maestro ha reso grandi con le sue colonne sonore. Durante la serata non mancheranno brani della nostra carriera e aneddoti, perché faremo anche da conduttori. Tuttavia al centro della scena ci sarà sempre Morricone. Sul palco con noi si esibirà suo figlio, Andrea Morricone, che ha studiato con noi alcune melodie».

Ginoble: «Vi svelo un’anteprima. Per la prima volta canteremo una colonna sonora di Ennio Morricone inedita, mai ascoltata. Ringraziamo la famiglia Morricone che ci ha permesso di cantare per la prima volta una melodia epica».

Quale messaggio volete trasmettere con questo evento?

Ginoble: «L’idea è far conoscere ai giovani che magari non hanno ancora avuto l’opportunità, come noi, di scoprirle, i brani e le colonne sonore del Maestro. Morricone non è solo musica, è cultura».

Boschetto: «Il Maestro ci ha sempre dimostrato il suo affetto con grande umiltà. I più grandi artisti del mondo hanno questa umiltà innata e, hanno la capacità di farti sentire sempre a tuo agio e di lasciarti un segno. Nel nostro piccolo, è quello che vorremmo lasciare anche noi a chi ci segue e si emoziona con la nostra musica».


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