Cecilia Sala, giornalista italiana di 29 anni, è detenuta dal 19 dicembre 2024 nel carcere di Evin a Teheran, Iran. La notizia, resa pubblica solo dopo Natale per favorire le trattative tra i governi italiano e iraniano, ha suscitato preoccupazione nel mondo giornalistico e tra i suoi numerosi seguaci.
Dettagli dell’arresto e attività in Iran
Sala si trovava in Iran con un visto giornalistico regolare, impegnata nella raccolta di informazioni per il suo podcast “Stories” prodotto da Chora Media. Pochi giorni prima dell’arresto, il 16 dicembre, aveva pubblicato un episodio intitolato “Una conversazione sul patriarcato a Teheran”, basato su un’intervista con una giovane iraniana di 21 anni, Diba, discutendo della nuova legge sull’hijab.
Il Ministero degli Affari Esteri italiano ha confermato l’arresto di Sala e sta lavorando attivamente per ottenere il suo rilascio. Il ministro Antonio Tajani ha descritto la situazione come “complicata” ma ha espresso speranza in una rapida soluzione. L’ambasciatrice italiana in Iran, Paola Amadei, ha visitato Sala nel carcere di Evin, riferendo che la giornalista è in buone condizioni e che la sua dignità personale è rispettata.
Le autorità iraniane non hanno ancora comunicato le accuse specifiche contro Sala. Tuttavia, il suo arresto avviene in un contesto di tensioni diplomatiche, coincidente con la detenzione in Italia di un cittadino iraniano accusato di fornire componenti per droni all’Iran. Alcuni osservatori ipotizzano che Teheran possa utilizzare l’arresto di Sala come leva nelle negoziazioni con l’Occidente, una pratica già osservata in passato.
Profilo professionale di Cecilia Sala
Nonostante la giovane età, Cecilia Sala ha costruito una carriera significativa nel giornalismo italiano. Dopo collaborazioni con testate come Vice Italia, nel 2016 è entrata nella redazione di “Servizio Pubblico” di Michele Santoro su La7, diventando giornalista professionista. Ha seguito sul campo crisi internazionali in Venezuela, Cile, Afghanistan e Ucraina. Dal 2019 collabora con Il Foglio e dal 2022 conduce il podcast quotidiano “Stories” per Chora Media, focalizzato su storie internazionali. Ha inoltre pubblicato libri, tra cui “Polvere. Il caso Marta Russo” (2021) e “L’incendio. Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan” (2023).
Preoccupazioni per la libertà di stampa
L’arresto di Cecilia Sala ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale riguardo alla libertà di stampa in Iran. Organizzazioni per i diritti umani sottolineano che il paese ha una storia di detenzioni di giornalisti e cittadini stranieri, spesso utilizzati come strumenti di pressione politica. La comunità giornalistica italiana e internazionale chiede il rilascio immediato di Sala e il rispetto dei diritti dei giornalisti di operare senza timore di repressioni.
Mentre le trattative diplomatiche proseguono, amici, colleghi e sostenitori di Cecilia Sala auspicano una sua rapida liberazione, affinché possa continuare il suo prezioso lavoro di informazione e reportage sulle realtà internazionali.
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