Un pomeriggio di paura a Villa Borghese, nel cuore di Roma, dove un incendio scoppiato in un’area cantierizzata ha provocato il caos, invadendo con il suo fumo denso zone altamente frequentate come piazza del Popolo e le stazioni metro di Flaminio e Spagna. La rapida evacuazione e l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco hanno evitato conseguenze peggiori, ma non sono mancate difficoltà e intossicazioni, con un giovane trasportato in codice rosso all’ospedale.
Un incendio in un cantiere abbandonato
Secondo le prime informazioni, l’incendio si è sviluppato in un’area cantierizzata e abbandonata da oltre dieci anni, situata sopra piazzale Flaminio, vicino a Villa Borghese. Il capanno, contenente materiali edili e attrezzature, è andato completamente a fuoco, sprigionando un fumo denso che ha invaso le strade e, attraverso i condotti di aerazione, le gallerie della linea A della metropolitana, rendendo necessaria la chiusura delle stazioni di Flaminio e Spagna.
Le cause del rogo sono ancora da chiarire, ma la situazione dell’area, in evidente stato di degrado, ha fatto emergere dubbi sulla sicurezza e la gestione di simili cantieri dismessi.
Momenti di paura e evacuazioni di massa
Il fumo ha rapidamente raggiunto le banchine della metro, affollate da centinaia di persone in attesa. L’allarme antincendio è scattato immediatamente, attivando le operazioni di evacuazione. Tra i passeggeri, due persone sono rimaste intossicate: un uomo in modo lieve e un 16enne, trasportato in codice rosso al Bambino Gesù. Fortunatamente, il giovane è ora fuori pericolo.
Tra gli evacuati c’era anche il noto youtuber Cicalone, che si trovava nella stazione con il suo team per monitorare l’attività dei borseggiatori, una sua consueta iniziativa documentaristica. La sua testimonianza ha contribuito a mostrare la gravità della situazione.
L’intervento dei vigili del fuoco e la gestione dell’emergenza
Due squadre dei vigili del fuoco, supportate da un’autobotte, sono intervenute per domare l’incendio e controllare l’espansione del fumo. L’operazione è stata resa complicata dal fatto che, pur essendo l’incendio circoscritto al capanno, il fumo ha continuato a penetrare nei condotti di aerazione delle gallerie della metro, costringendo le autorità a mantenere chiuse le stazioni per ore.
In una nota ufficiale, il comando dei vigili del fuoco ha dichiarato: “Sono state evacuate tutte le persone presenti nelle stazioni interessate per consentire i controlli. Mentre l’incendio è stato domato, il fumo persiste all’interno delle gallerie, motivo per cui gli accessi restano chiusi in via precauzionale”. Fortunatamente, non ci sono stati altri feriti, ma la paura tra i passeggeri è stata palpabile.
Atac chiarisce: “Cantiere non connesso alla metropolitana”
L’incidente ha sollevato dubbi sulla gestione del cantiere interessato. In una nota, Atac, l’azienda del trasporto pubblico locale, ha precisato che il capanno incendiato non è in alcun modo collegato ai lavori per la metropolitana: “Il cantiere interessato dall’incendio non è di competenza di Atac, né ricade su aree affidate in gestione all’azienda. Risulta che sia dedicato a lavori ferroviari gestiti da Astral”.
Questa puntualizzazione è servita a escludere responsabilità dirette di Atac, ma ha evidenziato la necessità di una maggiore vigilanza sulle aree cantierizzate, anche quelle abbandonate.
Disagi e conseguenze per cittadini e turisti
L’incendio ha avuto ripercussioni significative sul traffico e sui trasporti nell’area, una delle più frequentate di Roma. Piazza del Popolo, solitamente affollata di turisti e romani in passeggiata, è stata invasa dal fumo, creando momenti di confusione. Anche la chiusura delle stazioni della metro, particolarmente strategiche per il trasporto pubblico, ha causato disagi a pendolari e visitatori.
Le forze dell’ordine, presenti sul posto, hanno contribuito a gestire il flusso di persone evacuate e a mantenere l’ordine durante l’intervento dei vigili del fuoco.
La sicurezza dei cantieri abbandonati: un problema da risolvere
L’incidente ha messo in evidenza una problematica ricorrente nelle città: la presenza di cantieri abbandonati o in stato di degrado che rappresentano un potenziale pericolo per la sicurezza pubblica. La mancanza di manutenzione e controlli adeguati può portare a situazioni come quella di Villa Borghese, con conseguenze che, se non gestite prontamente, potrebbero essere ben peggiori.
Le autorità dovranno indagare per chiarire le cause del rogo e valutare le responsabilità di chi gestisce l’area interessata. Nel frattempo, resta fondamentale adottare misure preventive per garantire la sicurezza di queste zone.
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