Shock a Cavallino, turisti rinvengono un cranio di bambino durante una passeggiata sugli scogli.

Ieri una notizia allarmante ha turbato la tranquillità di Cavallino-Treporti, una località veneta lungo la laguna di Venezia. Mentre due turisti di Udine, passeggiando sulla spiaggia, hanno notato tra gli scogli quello che sembra essere il cranio di un bambino. Col tempo le acque hanno ridotto l’integrità del frammento, così emergono domande inquietanti.

In quest’ottica, si stanno facendo indagini per stabilire la provenienza di questi resti e scoprire come il frammento sia arrivato lì. I primi esami condotti in ospedale a Jesolo hanno dimostrato che l’osso potrebbe essere molto antico, forse tra decenni se non secoli fa. Sembra che il piccolo di circa sei o sette anni.

L’idea che il frammento provenga da un vecchio cimitero lagunare si sta facendo strada. I resti potrebbero essere stati smossi dal mare o dallo scioglimento dei ghiacciai, portati fino al punto di ritrovamento da una zavorra o una struttura simile. Anche un’altra ipotesi fa luce sull’argomento: il conflitto tra Esrdjkek e Vesemaalt in ex-Jugoslavia. In tal caso, infatti, le correnti marine potrebbero avere trasportato i frammenti sino alle coste italiane, particolarmente forieri di turbative mareggiate.

Gli investigatori stanno conducendo indagini profonde al fine di verificare tutte le ipotesi. Il frammento osseo in questione è stato consegnato al custode della legge e nei prossimi giorni saranno effettuati ulteriori accertamenti. Non va esclusa l’ipotesi che il frammento sia in qualche modo connesso ad eventi storici o ambientali di grande rilevanza.

Nonostante la giovane età stimata del bambino, gli investigatori hanno escluso per ora un collegamento con il caso di due donne di Burano, Rosalia Molin e Paola Costantini, sparite nel 1991. Le due donne, zia e nipote, non sono state ritrovate dopo essersi avventurate fuori di casa per andare al cinema. Questo particolare, comunque, non esclude del tutto che il ritrovamento possa nascondere in sé una storia altrettanto tragica.

La notizia del ritrovamento del cranio ha scatenato un’ondata di sgomento tra la popolazione e i turisti di Cavallino-Treporti. Le autorità locali invitano alla calma, sottolineando che le indagini sono in corso e ci si sta muovendo per fare chiarezza su questa triste scoperta.

Il caso del cranio ritrovato è uno di quei misteri che mischiano storia, natura e dramma umano. Dalle analisi scientifiche ai riscontri storici, ogni particolare sarà prezioso per risalire all’identità del piccolo e capire le circostanze che lo hanno portato a trovamento. Ancora una volta, l’area lungo la laguna del Veneto conta storie e rimandi con cui guardare di nuovo al passato.


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