Neonato perde la vita la sera di Natale 12 giorni dopo la nascita a Genova, sotto inchiesta ginecologi e ostetriche

La vigilia di Natale, una terribile tragedia ha colpito la comunità di Genova, un neonato è morto a soli 12 giorni dalla nascita. L’ha avviata a seguito di questa drammatica perdita, la Procura di Genova un’indagine per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati due medici ginecologi e due Ostetriche dell’ospedale San Martino.

L’indagine si concentra su alcune presunte negligenze legate alla gestione del parto, come la somministrazione di un farmaco per indurre il parto, la decisione di non fare il taglio cesareo e la possibile mancanza di disponibilità dell’anestesista durante il parto.

Gemelli per i genitori del neonato: somministrazione di farmaci senza consenso

I genitori del bambino, entrambi 34 anni, hanno denunciato attraverso il loro avvocato, Fabio Panariello, il presunto comportamento scorretto del personale sanitario. Secondo quanto detto dai genitori, il farmaco Angusta il parto sarebbe stato somministrato senza adeguata informazione sui suoi effetti e senza alcun consenso informato da parte della madre.

Inoltre, i genitori hanno additato il ginecologo responsabile del parto, accusandolo di non essersi attivamente intrufolato nelle necessarie concentrazione e manovre, malgrado fosse specificato come responsabile del medico. Come scritto nella denuncia, il ginecologo avrebbe firmato anche il modulo dimissioni del neonato senza però intervenire durante le fasi cruciali del parto stesso.

Passato controverso del ginecologo coinvolto

Il ginecologo in questione ha un passato pieno di controversie: nel 2008, era stato condannato per la morte di un neonato, morte da ascrivere al rifiuto di praticare un taglio cesareo. Nel 2015, lo stesso medico era stato chiamato in causa in un altro caso: aveva infatti rifiutato due donne che chiedevano un aborto, dichiarandosi obiettore di coscienza. Questi episodi alimentano il sospetto sulle attuali modalità di gestione della cosa.

Indagini in corso e autopsia

L’indagine è condotta sotto la guida del procuratore Giuseppe Longo, che fa parte del pool Sanità e lavoro, coordinato dal sostituto procuratore Francesco Pinto. In questo momento, l’autopsia del neonato è in sospeso, aspettando i risultati definitivi. Esaminare sia che la causa del decesso di un neonato che si somministri un farmaco Angusta, che la scelta non cessare il taglio cesareo, operazione che potrebbe aver cambiato esito partorire.

Questa triste vicenda ha messo in risalto due delle maggiori preoccupazioni che si sentono da anni: quali sono le elevatissime dosi di farmaci somministrati con tutta la sicurezza né sempre previste nella prassi corrente ma inoltre a persone da ricoverare in strutture ospedaliere?

Si le accertamenti e i risultati dell’autopsia saranno fondamentali nel determinare responsabilità e i potenziali responsabilità legali per il personale coinvolto nella commedia tragica.


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