Recentemente si è parlato molto del percorso straordinario intrapreso da Franco Antonello e suo figlio Andrea, protagonisti di un’avventura in moto raccontata in un libro. Franco, di origini venete e imprenditore di successo, ha fondato un’associazione per supportare concretamente i giovani con autismo.
La storia di Franco Antonello è diventata riconosciuta in quanto ha deciso di dedicare le sue giornate a Andrea, suo figlio. Ma cosa sappiamo realmente su Franco e la storia di suo figlio? Ecco i dettagli su Franco, Andrea e il loro speciale viaggio on the road.
Franco Antonello: Chi è?
Franco Antonello, imprenditore originario di Castelfranco Veneto, è divenuto noto per la sua dedicazione nei confronti del figlio. Inizialmente era a capo di un’azienda editoriale, ma ha poi deciso di dedicarsi al figlio Andrea, delegando il suo business ai suoi collaboratori.
Dopo aver scoperto l’autismo del figlio, Franco ha dato vita a un’associazione chiamata I bambini delle fate. Il fine dell’associazione è di costruire ponti tra il settore sociale e quello imprenditoriale, per aiutare altri giovani con autismo.
Per concentrarsi su questo, nel 2005, Franco Antonello lasciò il suo lavoro nell’editoria. Negli anni ha scritto numerosi libri e la storia del suo viaggio assieme ad Andrea è stata narrata nel volume di Fulvio Ervas, Se ti abbraccio non aver paura, da cui è stato successivamente prodotto un film.
Il viaggio in moto di Franco e Andrea
Il viaggio in India intrapreso da Franco e Andrea, uniti dalla passione per le moto, ha riscosso molto interesse, in quanto aveva l’obiettivo di sensibilizzare sul tema dell’autismo. Franco sostiene che l’India è un luogo in cui prevale l’amore, una terra in cui si realizza come pochissimo basta per essere felici, consapevolezza che emerge negli sguardi delle persone incontrate lungo il cammino.
Franco Antonello ha definito il viaggio con il figlio come un’esperienza vitale che permette di vedere il mondo con occhi nuovi, con una filosofia e una sensibilità diversa, che apre alla comprensione dell’altro.
Secondo Franco, Andrea è stato capace di apprezzare questi aspetti, descrivendo l’India come un luogo abitato da persone pacifiche, immerse in un apparente caos.
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