Ragazzo di 16 anni muore dopo aver giocato per sei ore a PUBG

Furkhan Qureshi, un ragazzo di 16 anni, ha avuto un arresto cardiaco ed è deceduto dopo una lunga sessione di gioco a Playerunkown’s Battlegrounds (PUBG), il battle royale concorrente di Fortnite. È accaduto cinque giorni fa a Madhya Pradesh, India. Stando al referto medico, il giovane non ha retto lo shock dovuto alla sconfitta in una partita online con un suo amico: “Furkhan ha cominciato a giocare subito dopo pranzo e ha continuato per più di 6 ore. Prima di collassare era molto agitato e ha cominciato a urlare agli altri giocatori”, ha dichiarato il padre.

Alla tragedia ha assistito la sorella: “Mio fratello stava giocando a PUBG con alcuni suoi amici. All’improvviso ha iniziato a urlare, poi ha buttato a terra le cuffie e il telefono e ha cominciato a piangere dicendo ‘Ayan non giocherò mai più con te. Ho perso la partita per colpa tua’”. Furkhan è stato immediatamente accompagnato in ospedale, ma era già morto: “Il ragazzo è arrivato qui senza battito”, ha spiegato il Dottor Ashok Jain, che ha cercati a rianimarlo con un defibrillatore e un’iniezione. “L’eccitazione dovuta al videogioco ha forse portato a una fatale ondata di adrenalina. Consiglio ai bambini di stare lontani da questa tipologia di giochi, l’eccitazione che ne consegue potrebbe causare degli arresti cardiaci”. Recentemente le autorità di diversi stati indiani hanno deciso di bannare PUBG e punire chiunque ci giochi perché “è un demone presente in ogni casa”.


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