Milleduecento euro prelevati in meno di un mese – tra il 18 luglio e il 12 agosto scorsi – da uno sportello Bancomat distante 300 metri dalla struttura in cui era ricoverata un’anziana, proprietaria del conto corrente: quest’ultima, però, era malata e non autosufficiente e non avrebbe mai potuto effettuare quei prelievi. È stata la sorella a scoprire l’ammanco e a segnalare l’anomalia al commissariato di Polizia di Borgo Po, i cui agenti hanno individuato il ladro, denunciando per furto aggravato un operatore socio sanitario cinquantenne che lavorava nella struttura in cui era ricoverata l’anziana. “Nella circostanza ripresa dalle telecamere della banca – spiegano dalla questura -, l’uomo indossa la divisa prevista per gli operatori socio sanitari e, pur trovandosi all’esterno della RSA, non provvede nemmeno al cambio delle calzature, per poi fare rientro al lavoro. Le immagini testimoniano una condotta incurante del grande rischio cui l’uomo ha sottoposto i residenti nella RSA, per il pericolo di contaminazione al virus al quale lo stesso ha esposto gli anziani e fragili ospiti della struttura”.
La verifica delle immagini di videosorveglianza ha consentito agli inquirenti di identificare l’uomo verso il quale si erano fin dalle prime battute concentrati i sospetti, un individuo con numerosi precedenti di polizia alle spalle e anche condanne tra cui furto, appropriazione indebita e truffa continuata. Nel corso degli accertamenti dei poliziotti è emerso che l’operatore in un’occasione in cui la vittima si era accorta di non trovare più nel portafogli la carta bancomat, rivolgendosi alla direzione della RSA per segnalare l’accaduto, si era presentato poco dopo dalla responsabile dicendo di aver trovato nel cassetto del comodino dell’anziana la carta, riconsegnandogliela.
Viterbocitta.it è un giornale online approvato anche da Google News. Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato su questo argomento ti invitiamo a seguirci sul nostro
profilo ufficiale di Google News
