Diana Del Bufalo in lotta continua per la salvezza

Come folgorata sulla via dello shopping, Diana Del Bufalo racconta: «Un giorno passeggiando mi ritrovo davanti a un negozio di biancheria. In vetrina c’è un copriletto con delle api disegnate che attira subito la mia attenzione. Entro, lo compro e faccio una storia su Instagram per mostrare la bellezza del mio acquisto e soprattutto di quegli insetti. I miei follower la accolgono con calore e la didascalia “con le api” che metto nel video diventa virale. Al punto che la gente mi ferma per strada per parlare delle api».

Da allora sono passati sei anni e lei diventa per tutti la madrina di fuchi, operaie e regine. Ora lo è ufficialmente. Perché l’attrice, volto noto di cinema e Tv, proprio per il suo impegno nella campagna a sostegno delle api ha appena ricevuto il premio Thinkingreen – LifeGate destinato a personalità che sanno pensare “in verde” e che si impegnano a diffondere la cultura eco. Il tutto è avvenuto al festival Nations Award di Taormina, in Sicilia.

«Non so se lo merito, anche se mi hanno detto di sì in tanti. Sento di non avere fatto nulla di speciale», racconta con grande umiltà la Del Bufalo a Gente. «Quel che è certo è che io questi insetti li amo. Sono operosissimi, molto diversi da me che mi sveglio a mezzogiorno e tendo a essere pigra, e forse proprio per questo mi affascinano. Poi sono sedotta dal modo in cui comunicano, hanno un linguaggio tutto loro basato su odori, assaggi e danze, muovono il “sedere” in una maniera davvero particolare». Diana si lascia andare a un sorriso, poi torna seria. «Sulle api ho letto di tutto, ormai ho una biblioteca completa. Sono dolcissime e carinissime. In molti le confondono con le vespe. Ma quando pungono lo fanno per la necessità di difendere l’alveare. Anche perché lasciano il pungiglione nel corpo dell’avversario e quindi muoiono».

A suo agio tra le arnie in queste immagini esclusive, Diana è ritratta con l’apicoltore Sebastiano Di Prima, titolare di un’attività che ha cento anni di storia e sorge a Zaffe- rana Etnea, sulle pendici dell’Etna, dove ha sede anche la Casa-Museo dell’Apicoltore. «Ho conosciuto Sebastiano in occasione del premio. È una persona che ama il suo lavoro, che ha un rispetto assoluto per le api e le ricopre della considerazione che meritano.

Pensate che un mondo senza di loro non potrebbe esistere. Non ci sarebbe impollinazione e, di conseguenza, non esisterebbero fiori e frutti. Vale a dire che, tra le altre cose, rimarremmo a secco di frutta e verdura», spiega l’attrice, da otto anni anche convinta vegetariana. «Per scelta etica non mangio né carne né pesce e cerco di condurre uno stile di vita il più possibile green. Ho un’automobile ibrida, faccio una raccolta differenziata scrupolosa anche se a volte è una rottura di scatole. Sono attenta ai consumi di luce e acqua, vivo da sola in campagna,
fuori Roma, dove coltivo l’orto e allevo le galline».

Single, quindi? «Sì», aggiunge. Strano per un’ape regina bella, intelligente e ironica, facciamo notare. Lei ride divertita e controbatte: «Sarà proprio per questo. Comunque mi sento davvero un’ape regina. Dopo un anno e mezzo di terapia posso finalmente dire di sapere amare me stessa e di conseguenza gli altri».

A nome di Diana, in virtù del riconoscimento Thinkingreen – LifeGate, verranno tutelati anche cento metri quadrati di foresta amazzonica brasiliana grazie al progetto Foreste in Piedi del medesimo network, da oltre ventanni punto di riferimento in Italia per lo sviluppo sostenibile e media partner del Nations Award. «Visitare quel polmone verde è uno dei sogni che io coltivo sin da bambina. Chissà, magari un giorno riuscirò a realizzarlo. Per ora continuo la mia attività a favore delle api. Magari in modo leggero per arrivare a sensibilizzare i giovani. Solo per fare un esempio: sapevate che telefonare nei paraggi di un alveare spinge le api ad allontanarsi, con il rischio che perdano il senso dell’orientamento e muoiano lontano da casa? Le onde elettro- magnetiche sembrano farle impazzire letteralmente. E un pensiero che mi intristisce molto. Io cerco di salvarle anche quando le vedo galleggiare in piscina». Che dire, il suo è proprio amore.


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