Migranti sedati e rispediti in Italia, questa la strategia della Germania. Il Pd attacca Salvini

La Germania ha mandato in Italia quasi 1.200 migranti e vuole aumentare il ritmo. Per La Repubblica userebbero un trucco per “tranquillizzare” i migranti

In 6 mesi la Germania ha mandato in Italia quasi 1.200 migranti e vuole aumentare il ritmo. Ma secondo una inchiesta de La Repubblica i tedeschi userebbero un trucco per “tranquillizzare” i migranti. Il Pd attacca: «Politica di Salvini penalizza l’Italia»
Il trucco della Germania: migranti sedati e rispediti in Italia

Secondo una inchiesta di La Repubblica, la Germania starebbe rimandando in Italia molti dei profughi dai propri territori “Profughi sedati per evitare che si ribellino ai trasferimenti”. In più accusa la Germania di aver incrementato i rimpatri in Italia dei “dublinanti”. Sono i profughi che secondo le regole Ue dovrebbero essere trasferiti nei Paesi di primo approdo.

In 6 mesi la Germania ha mandato in Italia quasi 1.200 profughi via aereo secondo i dati più aggiornati del ministero dell’interno tedesco Horst Seehofer. Ma le richieste di trasferire profughi in Italia sarebbero in vertiginoso aumento. Nel primo trimestre del 2019 sono state ben 4.602, il 33% del totale delle domande fate arrivare a tutti i partner Ue.

E sarebbero aumentate anche le risposte positive da parte del ministero guidato da Matteo Salvini: 3.540 tra gennaio e marzo, contro i 2.629 del periodo precedente. L’inchiesta mette inoltre a confronto i dati con quelli della Grecia di Tsipras che ha firmato l’accordo con Berlino. Sempre secondo i dati del ministero dell’Interno tedesco, il quotidiano spiega che tra gennaio e marzo, a fronte di 557 trasferimenti all’Italia, verso la Grecia ne sono avvenuti 4.

Il deputato del Pd Filippo Sensi commenta l’inchiesta accusando Salvini di aver fallito la politica migratoria penalizzando il nostro paese:

Fare i bulli con le navi lasciando zitti zitti gli aeroporti aperti, non mi pare corrisponda alla maschera ganassa esibita in questi mesi.

Si trova – intanto – ancora al limite delle acque territoriali italiane la Sea Watch 3 in attesa di poter sbarcare i migranti soccorsi martedì scorso a 47 miglia dalle coste libiche. A bordo della nave, dopo lo sbarco autorizzato ieri dal Viminale di 10 migranti, restano 43 persone. Sulla nave pende il divieto firmato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini previsto dal nuovo decreto sicurezza.


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