La notizia della morte di Pietro Cascione ha fatto piombare nella disperazione amici e familiari del ragazzo. «Ciao amico mio» – scrive Angelo – «19 anni e papà da un mese, riposa in pace». La salma, a quanto si apprende, è ancora a disposizione della magistratura. – Todaro, Gazzetta del Mezzogiorno –
Nelle prossime ore dovrebbe essere restituita ai famigliari. Incerta la data dei funerali. Quello di Pietro Cascione è solo l’ultimo dramma che si è consumato sulle strade italiane. Doveva essere un giorno di festeggiamenti per Sara Cocco, quello del 15 giugno. Compiva 21 anni e aveva trascorso il pomeriggio a Cagliari con alcuni amici dopo il pranzo insieme in un ristorante nel centro del capoluogo. Era stata lei a offrire il pranzo, per ringraziare gli amici più cari in una giornata di festa.
Tornando nella sua città, Senorbì, dove doveva continuare i festeggiamenti con la famiglia, è avvenuta la tragedia. L’auto su cui viaggiava con il fidanzato (alla guida), il fratello e la fidanzata del fratello, si è scontrata frontalmente lungo la statale 128, al chilometro 2,800, tra Monastir e Ussana, strada costellata da croci tanto da meritarsi l’appellativo di “strada della morte”.
Drammatica la scena cui si sono trovati davanti i soccorritori: Sara è morta nel groviglio di lamiere, nel giorno del suo compleanno, sotto gli occhi del fidanzato e del fratello, illesi, che non si sono voluti spostare da quel lenzuolo bianco. Gravissima l’amica, una 19enne di Barrali, ricoverata in condizioni disperate al Brotzu. Il 27enne e la 21enne a bordo dell’altra auto sono rimasti feriti ma non corrono pericolo di vita. Senorbì, intanto, è sotto choc.
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