Loredana Del Santo nasce il 28 Settembre 1958 a Povegliano (Verona), da una giovane coppia di umili origini. La madre partorisce in una stalla e il padre muore quando Lory ha solo 3 anni. Debutta da giovanissima nel mondo dello spettacolo, all’età di 16 anni nel 1975, facendo la valletta al Festivalbar. Da questo momento la sua carriera decolla e dopo soli tre anni, approda sul maxi schermo nel film di Bolognini “Dove vai in vacanza?”, successivamente recita con Adriano Celentano nel film “Geppo il folle”.
Il successo è già nelle mani di Lory Del Santo a metà degli anni Ottanta ma nella vita dell’attrice arrivano prospettive più profonde che decide di mettere in primo piano, ritirandosi dai riflettori e rinunciando così alla fama assicurata. Loredana nel 1985 conosce lo storico chitarrista Eric Clapton durante la tappa milanese del suo tour mondiale, se ne innamora e solo un anno dopo gli dona un bellissimo primogenito di nome Conor. I tre formavano una bellissima famiglia vivendo a New York e la favola era appena iniziata quando il bambino muore tragicamente a cinque anni, precipitando dal cinquantatreesimo piano del grattacielo dove la famigliola risiedeva.
Da quando Joe Biden è stato eletto 46esimo presidente degli Stati Uniti, lo sappiamo, è finita un’epoca. Che c’entra Lory Del Santo? C’entra, c’entra. Tutti gli uomini (e le donne) del Presidente: parafrasando il titolo di un famoso film anni Settanta con Robert Redford, dobbiamo segnalare che l’Italia sembra essere stata piena zeppa di compagni di merende dell’ex che non se ne vuole andare.
Donald Trump. Il numero di quelli che “io lo conoscevo bene”, di amiconi veri o presunti in grado di raccontare aneddoti, non è mai cessato di salire.
A casa nostra abita anche una first lady ombra, per così dire: proprio Lory Del Santo, che Trump lo conobbe. come in una commedia sexy all’italiana, sull’ascensore della Trump Tower. Purtroppo per lei, l’elevator non si bloccò: «Me lo trovai di fronte, eravamo solo noi due in ascensore e per un attimo dimenticai anche a che piano dovevo scendere.
Parliamo di un grattacielo, uno dei più grandi c lussuosi, con corridoi su corridoi, non di una palazzina a quattro piani, capitemi bene» ha raccontato la showgirl. «Notando il mio imbarazzo, si offrì, da vero gentleman, di aiutarmi a trovare la strada e cosi scambiammo prima due parole e poi il numero di telefono, promettendo di risentirci.
Pochi giorni dopo, ero a vedere il cantiere della casa di un mio amico, gli dissi che sarei tornata li, e mi raggiunse. Ancora lunghe chiacchierate, poi un invito a cena. Fu un galantuomo, gentilissimo, la corte fu discreta e per niente sfacciata. Non successe niente, però. Anzi, nonostante l’ottima impressione, ci perdemmo di vista da li a poco».
Benedetta Lory, se non ci fosse dovremmo inventarla! Fin dagli esordi della sua carriera televisiva e cinematografica, a latere lei ci ha regalato racconti gustosissimi, forse rielaborati a modo suo, ma sempre con un fondo di schietta sincerità.
Per esempio, dalla sua bocca non abbiamo mai sentito uscire la bugia che i soldi non contribuiscano a fare la sua felicità, e che non abbiano avuto un certo peso nella scelta degli uomini da frequentare in gioventù. Forse perché Loredana (questo il suo nome per intero) da Povegliano Veronese è nata sul serio in condizioni economiche molto precarie: «Mia madre era indaffarata, lavorava anche da incinta. Così sono nata all’improvviso, non c’era riscaldamento e mi hanno portato nella stalla. C erano le mucche ed era l’unico punto caldo» ha raccontato quando era nella Casa del Grande Fratello Vip.
«Sono nata alla periferia di Verona, nei campi. Talmente fuori che non c’era il mezzo per muoversi, in una casa senza vetri perché era una sistemazione momentanea. Tanto che ho preso la broncopolmonite, sono andata all’ospedale e mi hanno salvata per puro miracolo». Quando la Del Santo ha solo tre anni il padre muore in un incidente stradale. «Mia madre prese la notizia in maniera devastante: aveva 25 anni c due figlie».
Lory è una bellissima ragazza e appena possibile va a Roma per tentare la strada dello showbiz. Una sera Renzo Arbore la vede al ristorante e la sceglie per il suo Tagli ritagli e frattaglie, programma cui dà vita insieme al sodale Luciano De Crescenzo. È il 1981 e finire dentro al nobilissimo “caz-zeggio” di due uomini simili è il colpaccio della vita, anche se Lory, muta, si limita al ruolo parodistico dell’archivista sexy.
In abitini succinti, sale e scende da una scala per prendere le cassette con i contributi video che Renzo e Luciano propongono al pubblico di Raidue. Tanto basta a stamparla nella memoria degli spettatori. È il suo momento. La vogliono per film, interviste, comparsale. Lei gioca a fare la bella ragazza un po’ svampita: «Con il suo umorismo e la sua intelligenza, se in Italia ci fosse un’industria cinematografica degna di questo nome, avrebbe potuto fare cinema del genere sexy ironico, commedie sofisticate, e non Viva la foca o La gorilla» dice in seguito De Crescenzo. «Il suo personaggio se lo è costruito da sola, con astuzia divertente, senza press agent.
È stata lei stessa a raccontarmi che la love story con Kashoggi se l’era inventata di sana pianta». I flirt coi famosi sono la mercanzia che Lory serve al mondo con brio. Sentite come a Un giorno da Pecora, su Rai Radiouno, descrive il miliardario arabo con il quale ebbe una storia, vera o falsa non sarà mai dato sapere: «Ai tempi lui era un po’ vecchio, calvo, con la pancia, ma molto ricco e simpatico. Sembrava un po’ Massimo Boldi».
Adnan Kashoggi è scomparso nel 2017, ma negli anni Ottanta Lory riesce a raccontare di un favoloso diamante in cambio di una notte d’amore con lui: «Non era un pagamento, era un regalo. Non mi sono mai venduta: però è normale ricevere regali dagli uomini, mi succede da quando ho 16 anni» Questa vita che sa di panna montata e zucchero filato, lieve, allegra, frizzante, viene spazzata via pochi anni dopo, con prove enormi, le più drammatiche che una madre possa vivere. Nel 1985 la Del Santo si fidanza con Eric Clapton detto slowhand, la chitarra del Ventesimo secolo. Una storia tira e molla, molto rock, paparazzatissima.
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