Come tutti già sapranno, stiamo parlando della primogenita del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Quest’ultimo impegnato nella lotta al terrorismo nel 1982 era stato nominato prefetto di Palermo, con lo scopo di contrastare Cosa nostra. Lo stesso anno è stato assassinato nella strage di via Carini, insieme alla seconda moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Un terribile dolore per l’Italia ed inenarrabile per Rita Dalla Chiesa, che allora aveva 35 anni.
La famosa giornalista e figura televisiva (figlia di Dora Fabbo, prima moglie del padre) ha debuttato sul piccolo schermo nel 1983, conducendo Vediamoci sul due. Due anni dopo Rita Dalla Chiesa ha condotto il programma Pane e Marmellata, dove ha conosciuto e si è innamorata del compianto Fabrizio Frizzi. Al tempo aveva alle spalle un matrimonio ed era già mamma. Durante la sua longeva e brillante carriera sotto i riflettori, una delle trasmissioni più memorabili che ha presentato è stata indubbiamente Forum, di cui ancora resta un simbolo.
Rita dalla Chiesa, gli anni Duemila e la vita privata
Rita, arrivati ormai gli anni Duemila, è diventata uno dei nomi più importanti nel panorama nostrano. In questo periodo partecipa a programmi come I fatti vostri, Il trucco c’è, Forum 20 anni, Miss Italia e Italia sì. Dopo dieci anni, Rita torna a condurre Forum, donando nuovamente vitalità al programma. Gli anni Duemila consolidano anche la sua passione per la scrittura. Nel 2016 scrive Il cacciatore di stelle, edito da Melampo editore, e nel 2019 pubblica l’autobiografia Mi salvo da sola, edito da Mondadori.
La vita privata
Negli anni settanta Rita si sposa con Roberto Cirese: dalla relazione nasce la piccola Giulia. Durante gli anni di Pane e marmellata, dalla Chiesa comincia a frequentare Fabrizio Frizzi. I due convolano a nozze nel 1992, per poi divorziare nel 2002. Il padre di Rita, Carlo Alberto, era diventato, negli ultimi anni della sua vita, prefetto di Palermo con l’intento di ottenere contro Cosa brillanti risultati. Fu ucciso a Palermo pochi mesi dopo il suo insediamento, in un attentato mafioso dove perirono anche la moglie e l’agente di scorta Domenico Russo.
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