Lockdown nazionale di 2-3 settimane, super zona rossa e coprifuoco alle 19: gli scenari

E’ in arrivo una nuova stretta sul fronte del Covid proprio mentre l’Italia si colora di rosso e di arancione (da oggi le Regioni in giallo sono solo sei fra le quali il Lazio ad eccezione della provincia di Frosinone).

Oggi si è riunita a Palazzo Chigi la Cabina di Regia politica. Sul tavolo le strategie per accelerare la campagna vaccinale. Non si è parlato, per adesso, di un inasprimento delle misure restrittive. Alla riunione con il premier Mario Draghi erano presenti i ministri della Salute e per gli Affari regionali, Speranza e Gelmini, il Commissario straordinario per l’emergenza Figliuolo, il capo della Protezione Civile Curcio e l’ad di Poste Del Fante. Si è trattata di «una riunione di aggiornamento sullo stato di implementazione del piano vaccini e degli interventi di carattere logistico», spiegano fonti di Palazzo Chigi.

I contagi

La riunione è stata convocata alle 17, per avere sottomano i dati dell’ultimo bollettino. I numeri sono più bassi degli ultimi giorni ma pesa il minor numero di tamponi effettuati la domenica. Ancora tantissimi i morti: 318 nelle ultime 24 ore con il totale da inizio pandemia che sfonda quota 100 mila. Preoccupa la situazione delle terapie intensive, oltre la soglia critica in 11 regioni. Tra le aree più attenzionate Brescia, Milano e la Romagna. Qua le varianti del Sars Cov-2 circolano già in modo virulento.

Domani dovrebbe tenersi una nuova riunione della cabina di regia. Non è escluso che, alla luce di una situazione in continuo peggioramento, venga decisa una stretta. Non c’è alcuna certezza di quali misure saranno prese ma nella cassetta degli attrezzi degli esperti c’è di tutto. Secondo alcuni potrebbe essere rispolverato il “modello Natale” che – come ricordiamo tutti – dal 23 dicembre al 6 gennaio fece scattare la fascia rossa per tutta l’Italia in occasione dei giorni festivi e quella arancione in quelli feriali. Qualcuno poi ipotizza l’anticipo del coprifuoco alle 19 su tutto il territorio nazionale almeno fino ad aprile.

Ma potrebbero essere prese misure innovative come la sospensione delle vaccinazioni di massa in alcune aree (la circolazione delle persone comporta automaticamente un aumento dei contagi) e, al contrario, la concentrazione delle somministrazioni nei centri urbani più colpiti. Quest’ultima soluzione è stata adottata la scorsa settimana dalla Regione Lombardia in alcuni paesi, come Viggiù, particolarmente colpiti dalla variante inglese con risultati che paiono incoraggianti perché sembrerebbe che l’incremento delle infezioni sia stato frenato. A favorire questa soluzione potrebbe essere anche la circolare del ministero della Salute che consentirà di utilizzare il vaccino AstraZeneca anche su persone con oltre 65 anni, come già da una decina di giorni stanno facendo Francia e Germania e come la Gran Bretagna fa già da prima di Natale.

Altra ipotesi sul tappeto è quella di rendere ancora più rossa la fascia rossa allargando le chiusure che già, in base all’ultimo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi prevedono la serrata anche dei parrucchieri e dei barbieri.

In ogni caso prima di prendere delle decisioni il governo vorrà ascoltare il parere delle Regioni e dei Comuni che hanno pareri diversi fra di loro.


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