Pio e Amedeo vi amiamo, con “Felicissima sera” avete conquistato tutti, compreso me. Pio e Amedeo ci hanno fatto ridere dimenticando per un venerdì sera le nostre tragedie, i nostri problemi, i nostri lutti. Ci hanno fatti davvero scompisciare. Hanno messo perfino lo smalto alle unghie di un imbarazzatissimo Claudio Baglioni: «Così sembri un Maneskin»
Abbiamo anche pianto: la lettera al padre di Amedeo, rimasto vedovo, letta da Maria De Filippi, mi ha fatto perdere un chilo di lacrime. Ci hanno fatto riflettere con le osservazioni sul politicamente corretto «Che ci ha rotto», dicono, «Perché le parole non sono colpevoli, è la cattiveria con l’intenzione di offendere che fa la differenza», dice Amede
Ci hanno proposto anche idee pazzesche in Tv come far incontrare un matematico di fama come Piergiorgio Odiffreddi, simpaticissimo e buono, freddato sui calcoli da Michele Dell’Oglio, un campione di matematica pazzesco, un ragazzo autistico che già avevano portato in tv. Perdonatemi, qui più che un giornalista ormai sono un fan.
Ma loro non dimenticano il loro passato, un altro punto a favore. «Amedeo, ti ricordi quando distribuivamo i volantini a Foggia 15 anni fa?», chiede Pio. «Sì, me lo ricordo», risponde Amedeo. «Ti ricordi quanto ci davano?». «Tre euro e cinquanta centesimi all’ora».
Pio e Amedeo la fame non l’hanno fatta, anzi, visto come cucinavano le loro madri, con la cucina pugliese più classica e saporita hanno mangiato alla grande, ma giusto perché dietro c’era la famiglia che li sfamava, se no, seguendo la loro passione per la recitazione, li avremmo visti più che magri quando sono diventati famosi in Tv prima con i loro scherzi a Le Iene poi con Emigratis.
Ora altro che Sanremo, faranno di più in Mediaset. A Canale 5 per ultima puntata del loro show Felicissima Sera: 4.331.000 telespettatori (share 22,5%). Solo Maria De Filippi, in fondo ora la loro madrina, li batte, tanto che Mediaset non solo ha aggiunto una puntata alle quattro di Felicissima sera (una replica dei pezzi più riusciti con Il meglio di Felicissima sera), non solo si dà per scontato un’altra stagione forse anticipata a ottobre, ma pare che a Cologno Mmonzese non abbiano nessuna intenzione di concederli alla Rai per la conduzione o co-conduzione di Sanremo e i più entusiasti pensano a loro persino per uno spettacolo da contrapporre a Sanremo stesso, forse un azzardo, ma la voce, se non il progetto, c’è.
Perché si parla di Sanremo? Perché sono stati proprio loro i primi a parlarne agli amici come ai giornali. «Ci piacerebbe farlo, magari con Maria De Filippi o con Carlo Conti, che sono molto simili: potremmo essere affiancati da un conduttore che ci lasciasse la parte del divertimento, come ha fatto Amadeus con Fiorello», dicono e proprio Carlo Conti, da gran signore qual è, che era in concorrenza proprio il venerdì con il suo Top Dieci ed è stato battuto sullo share (venerdì scorso 16,4 contro il 22,5), li ha chiamati per congratularsi. E così come Carlo Conti ha conquistato il pubblico per la sua personalità anche Pio e Amedeo piaccio non solo come comici, ma anche come uomini.
Tutti e due foggiani, son cresciuti insieme (Pio D’Antini, il cicciottello dei due, ha 37 anni, uno più di Amedeo), sono amici fin da ragazzi, non si sono mai traditi, mai abbandonati, sempre sostenuti, tutti vorremmo vivere amicizie come la loro. Sempre sostenendosi nella speranza di seguire la loro passione artistica hanno lavorato nei villaggi turistici. La gavetta c’è stata, non infinita per la verità, e sono arrivate le Iene e Zelig, poi due film, film Amici come noi e Ma tu di che segno 6?.
E infine Emigratis. Ma è stata Maria De Filippi a far scoprire che avrebbero potuto fare di più e li ha voluti ad Amici, il sabato sera, e ha lasciato loro carta bianca, una scelta di coraggio perché la loro satira è scorretta («Ma la satira è scorretta», dice il patron di Striscia la notizia Antonio Ricci), pesante, senza educazione, «Ma mai cattiva», dicono loro. Be’, uri po’ cattivella sì, dare a Cecchi Paone del pezzo di… non è certo da buoni. «Perché contano più le parole rispetto al significato che ci metti dentro. La vera differenza è la cattiveria, l’intenzione», dice Amedeo.
Buoni sicuramente lo sono nella vita.
Pio D’Antini, legatissimo alla sua famiglia d’origine, è sposato dal 2016 con Cristina Garofalo, bella, molto bella, non a caso è modella. Un amore importante, stanno insieme da 15 anni, quando lui ancora guadagnava 3 euro e 50 all’ora. Anche lei è nata a Foggia e hanno una bambina Chiara.
Amedeo Grieco, così sfrontato con le donne in scena (ha baciato spudoratamente Laura Chiatti basita: «In scena la lingua non si usa») è un marito, come si diceva una volta, «devoto». La moglie è Maria Finizio, pure lei bellissima, e a lei ha scritto quando è diventato papà (hanno due figli) : «D’ora in poi sarò sempre uno stanco papà innamorato».
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