Dove e come vedere Torino – Salernitana Streaming Gratis Diretta Live TV Sky o Dzan

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Come e dove vedere Torino Salernitana  in Streaming Gratis

Riecco Juric , ancora a rispondere alle domande dei giornalisti attraverso Torino Channel. Per lui nessuna conferenza stampa diretta come, invece, fanno quasi tutti gli altri allenatori del campionato. Venerdì hanno parlato Warming , Berisha e Vagnati in diretta, segno evidente che anche al Torino sanno gestire le limitazioni e i distanziamenti dovuti al Covid. Per il tecnico croato, invece, diventa più complicato contenere il virus. E niente rapporto diretto per capire meglio le sue sensazioni.

Solo domande e risposte a distanza: vero che una conferenza del vulcanico croato attira più persone e interesse di un giovane danese sconosciuto e di un secondo portiere, ma fare in modo che incontrasse di persona i giornalisti avrebbe dato un ulteriore segnale di serenità, quella di cui il Toro ha tanto bisogno considerando l’insoddisfazione che il tecnico non aveva nascosto nelle precedenti presentazioni. Ma tant’è: oggi arriva la Salernitana, avversario alla portata, e l’allenatore di Spalato spera di conquistare la sua prima vittoria in granata visto che nelle precedenti partite – tra amichevoli, Coppa Italia e campionato – non è mai riuscito a portare a casa un successo.

Ricordiamo il pareggio con gli arabi dell’Al Fateh, le sconfitte con Rennes e Az in amichevole, il pari con la Cremonese (Serie B) in Coppa con la qualificazione ottenuta solo ai calci di rigore e le sconfitte in campionato contro Atalanta e Fiorentina. Indipendentemente dal mercato, lo scenario resta inquietante. Juric deve vincere una partita. Passino parole, concetti e lamentele ma ora, anche per lui, è arrivato il momento di festeggiare i tre punti considerando che oggi la sua squadra affronterà una neo promossa e non il Real Madrid.

Stavolta si presenta sereno. Così almeno sembra, attraverso il video, in differita. E si dichiara soddisfatto del mercato confezionato negli ultimissimi giorni dalla società. «Sì, sono contento. È stato fatto un mercato completamente diverso rispetto a quello degli anni passati. Sono arrivati due giovani come Zima e Warming . Il primo è già pronto: si vede che ha conoscenza calcistica, si muove bene, in questi giorni mi ha dimostrato di non aver avuto problemi d’ambientamento.

Il secondo diventerà importante in prospettiva futura». Non solo ragazzi in carriera (si spera) ma tanti altri, con più esperienza e sicuramente spessore tecnico-tattico. «A parte Berisha gli altri nuovi arrivi sono in prestito. Ma tutti bravi. E tutti ci possono dare una mano. La rosa è interessante e con numerosi giovani. Il mio obiettivo è quello di farli crescere e, di conseguenza, portare la squadra a fare meglio rispetto agli ultimi due anni e dimostrare che a Torino si può fare bene».

Dal discorso generale ai singoli il passo è breve. «Sì, con tutti questi ragazzi possono arrivare i risultati. Zima e Brekalo , per esempio, sono pronti. Come mentalità ed esperienza. Hanno una conoscenza calcistica tale che permette loro di inserirsi bene». C’è tanta curiosità per sapere chi questo pomeriggio giocherà dietro a Sanabria , visto che Belotti è ko e si è scoperto ora che ne avrà per molto tempo. Ma di questo parleremo in maniera più approfondita a pagina 17.

Vediamo di capire le intenzioni dell’allenatore sui due trequartisti. «Sono in tanti quelli che possono giocare dietro alla punta. Pjaca , Brekalo, Linetty , Praet e Verdi, tutti elementi che si possono posizionare e fare bene sulla trequarti. In questo settore ci sono buone soluzioni.

Ma devono ritrovare forma e morale visto che arrivano da esperienze negative. Praet può giocare sia da interno sia da trequartista. È un giocatore offensivo ma è arrivato da poco e con noi ha svolto un solo allenamento. Su di lui conto molto. Se gli dai due indicazioni le mette subito in atto e confido su questo fattore che considero indispensabile. Pobega ci può aiutare in maniera importante e l’ho trovato in ottime condizioni fisiche, si vede che è stato ben allenato da Pioli.

Può giocare da subito o entrare a partita in corso. E non sparate su Pjaca. Contro la Fiorentina tutto il Toro non è stato all’altezza della situazione giocando una brutta partita e un solo giocatore non poteva cambiarla. Stavolta dall’inizio giocherà o lui o Brekalo, devo ancora decidere».
E per concludere il discorso scivola sui Nazionali. «Sono tornati tutti in buone condizioni, qualcuno ha addirittura segnato, sono rientrati con grande entusiasmo. Qualcuno riposerà, altri invece no». Sulla formazione non si sbilancia, deve pensarci ancora un po’. Per vincere, finalmente, la prima partita da allenatore del Toro. E sarebbe anche ora.

Le parole di Juric su Belotti gelano il Toro e aprono un caso. Stavolta il mercato non c’entra. A mettere i brividi sono le condizioni del Gallo che sino all’altro giorno si allenava a parte ma, comunque, si allenava. E dal Filadelfia giungevano indicazioni di ottimismo. Adesso si scopre che non riesce neppure a correre. «La questione del rinnovo? Non lo condiziona. Lo condiziona lo stato fisico: non riesce ancora a correre per cui non lo avremo per le prossime tre o quattro partite. Lui è molto carico ma è rammaricato per non riuscire a dare il proprio contributo». Così, di colpo. Tre o quattro partite. Tra le quali il derby.

Ci mancava anche questa. Tutti sapevano che il capitano granata non era così grave, si sperava addirittura che contro la Salernitana andasse almeno in panchina e invece si scopre che rischia di stare fuori un mese. E qui si può pensare a tutto e al contrario di tutto visto che dalla società nessuno aveva detto niente, salvo comunicare nei report giornalieri – lo ripetiamo – che il Gallo si allenava a parte per via di una forte contusione al perone rimediata durante Fiorentina-Torino che gli era costata anche l’abbandono alla Nazionale per gli impegni di settembre a cui il giocatore teneva tantissimo. Sui social è subito partita la preoccupazione dei tifosi che sotto questa notizia vedono oscure manovre. Di sicuro c’è poca chiarezza da parte di tutti. Pare quasi che il club intenda usare le maniere forti con chi non condivide il progetto oppure con chi abbia rifiutato il trasferimento nell’ultimo mercato: notiamo, tra l’altro, che Izzo non è stato neppure convocato e il difensore è uno di quelli che ha detto no al passaggio al Cagliari.

Per Andrea Belotti e il Toro, dunque, sono momenti difficili. Dal prolungamento di contratto che non è arrivato a questo incidente che sembrava una cosa di poco conto e che invece si sta rivelando molto più grave di quanto si potesse pensare. In questo periodo di parziale inattività Cairo e Vagnati, per non perdere tempo, potrebbero accelerare il discorso del rinnovo contrattuale visto che tra qualche mese (da febbraio 2022) il giocatore potrebbe firmare a parametro zero per un’altra società. Il pericolo incombe. Del resto in quest’ultimo periodo il Gallo non si è mai sbilanciato, ha sempre fatto parlare (e tanto) Cairo e Vagnati senza mai rispondere. Siamo fermi alla proposta fatta dal club: 3 milioni e trecentomila euro a stagione per quattro anni più un milione di premio-bonus nel momento in cui prolungherà il rapporto con la società. Complessivamente, dunque, il Gallo verrebbe a prendere 3,5 milioni netti a stagione, una cifra che difficilmente gli garantirebbe un’altra squadra. E a questo punto la domanda è d’obbligo: perché a queste condizioni non firma?

Probabilmente non firma perché ha capito che in granata difficilmente riuscirà a disputare una competizione europea e a livello di prestigio per un giocatore questo vale molto. Un elemento del suo calibro meriterebbe di disputare le coppe e non vederle sempre e solo in televisione. Oppure ha già trovato un’intesa, naturalmente verbale, con un altro club. La gente merita rispetto e chiede chiarezza. Solo questo: la verità. Cominciano, inevitabilmente, ad aumentare pure quelli che hanno messo il Gallo nel mirino perché non ha ancora firmato a queste super condizioni economiche. Ecco perché pure un suo intervento sarebbe gradito e giusto. Il suo continuo silenzio non fa altro che portare dei brutti pensieri. Di lui ha parlato solo Juric: «Mi ha detto che resta fino al termine della stagione, poi si vedrà». Ecco il punto. Quel poi si vedrà non è piaciuto. Nella sua testa probabilmente Belotti sa già cosa fare e forse lo sanno anche i dirigenti. Per ora non ci resta che aspettare tre o quattro partite – come ha detto Juric – prima di rivedere il capitano in campo. Con la speranza che Sanabria segni qualche gol e Zaza recuperi prima del previsto.


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