Il film “C’è ancora domani”, opera prima di Paola Cortellesi, ci trasporta nella Roma del dopoguerra. Attraverso una narrazione in bianco e nero, ricca di nostalgia neorealista, il film si concentra sulla vita di Delia, interpretata da Cortellesi, una donna che definisce se stessa attraverso i ruoli di moglie e madre. La sua esistenza è intricata con quella di suo marito Ivano, magistralmente interpretato da Valerio Mastandrea, uomo risoluto e a tratti autoritario. La famiglia vive quotidianamente le sfide sociali ed economiche della Roma del dopoguerra, tra speranze di liberazione e le residue difficoltà del conflitto appena terminato.
Cast principale e ruoli
- Paola Cortellesi nel ruolo di Delia
- Valerio Mastandrea come Ivano
- Giorgio Colangeli interpretando Ottorino, il padre di Ivano
- Emanuela Fanelli nei panni di Marisa, l’amica di Delia
Le location di “C’è ancora domani”
La scenografia di “C’è ancora domani” riproduce fedelmente il contesto storico e culturale della Roma degli anni Quaranta. Gli interni della misera abitazione della famiglia sono stati costruiti a Cinecittà, mentre per gli esterni si è scelto il caratteristico quartiere di Testaccio, in particolare il complesso residenziale in via Bodoni 98. Altre location includono il quartiere Monti, con i suoi palazzi signorili e antiche strade, e l’iconica gelateria Moretti alias bar Giolitti, situata in via Amerigo Vespucci 35, che offre una viva rappresentazione della cultura e dell’umanità romana del dopoguerra.
Un viaggio attraverso Roma
Il film ci porta in un vero e proprio tour della Roma del XX secolo: da Trastevere, dove sono stati girati i flashback dell’innamoramento di Delia e Ivano, fino all’ex ospedale Carlo Forlanini in Monteverde, utilizzato come location per la scuola. Non mancano inoltre le scene girate in luoghi meno conosciuti ma significativi, come la chiesa di Santa Caterina dei Funari nel rione Sant’Angelo, che si trasforma in uno dei punti chiave della narrazione.
Trama: L’inizio del cambiamento
Nel film, la routine di Delia viene scossa dall’arrivo di una lettera misteriosa. Questo evento diventa il catalizzatore di un cambiamento profondo, non solo per lei ma per tutta la sua famiglia. Il desiderio di un futuro migliore e la speranza di liberarsi di vincoli opprimenti caratterizzano il finale aperto e suggestivo del film, che lascia allo spettatore spazio per l’immaginazione e la riflessione.
Riconoscimenti e collaborazioni
“C’è ancora domani” ha ricevuto il Premio del Pubblico e una Menzione Speciale come Miglior Opera Prima BNL BNP Paribas alla Festa del Cinema di Roma 2023. Il film è una produzione Wildside in collaborazione con Vision Distribution.
Conclusioni
“C’è ancora domani” è una profonda esplorazione della resilienza umana in un periodo storico complesso. Attraverso le appassionate performance del suo cast e l’utilizzo accurato delle location, il film di Paola Cortellesi offre un ritratto intimo e ricco di sfumature della società italiana del dopoguerra. La combinazione di una trama avvincente, un cast stellare e la cura nella scelta delle location fanno di “C’è ancora domani” un’opera imperdibile per gli amanti del cinema italiano.
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