Zucchero Fornaciari chi è: Età, biografia, vero nome, moglie Francesca, vita privata e figli

Lui è sicuramente il cantante italiano che non ha bisogno di presentazioni nel mondo stiamo parlando di zucchero. Infatti, il grande cantautore è apprezzato è conosciuto in tutto il globo. Dobbiamo ricordare, che non tutti conoscono il suo vero nome e altri aneddoti del passato.
Zucchero, all’anagrafe Adelmo Fornaciari, è nato il 25 settembre del 1955. E’ cresciuto con la passione per la musica, ma per mantenersi ha dovuto svolgere anche i lavori più umili – tra cui il salumiere e il fornaio – di cui però è sempre stato orgoglioso, non nascondendo il suo amore per la cucina. A pochi esami dalla laurea in Veterinaria, il Nostro ha deciso di lasciare gli studi per dedicarsi alla carriera da musicista.
Zucchero ha iniziato a farsi conoscere nell’ambiente musicale nel 1981, quando con i Taxi ha vinto il Festival di Castrocaro. Ma la sua prima apparizione al Festival di Sanremo nella Categoria Giovani si è conclusa con un disastroso penultimo posto che non sembrava non lasciargli grandi speranze. Idem il suo primo album: un clamoroso fiasco. La svolta è arrivata verso la metà degli anni Ottanta, quando il cantante ha deciso di partire alla volta dell’America e, una volta arrivato, ha scoperto il blues e il jazz, tracciando le linee di quello che è poi diventato il suo inconfondibile stile.

Vita privata e curiosità

Zucchero è stato sposato con Angela Figliè. Dal matrimonio sono nate due figlie, Alice e Irene. Quest’ultima è una cantante italiana. Il matrimonio tra i due è finito negli anni ’80, dopo di che Zucchero si è legato a Francesca Mozer. Da questo matrimonio è nato un figlio, Adelmo Blue.

Zucchero ha sofferto di una brutta malattia, la depressione. Si è confessato, in passato, con Vanity Fair, al quale ha raccontato di aver assunto medicinali come il Prozac:

“CONTRO LA MIA DEPRESSIONE IL BLUES HA AIUTATO, MI HA SALVATO LA VITA DOPO LA SEPARAZIONE DALLA MIA PRIMA MOGLIE. È STATA DURISSIMA, NON USCIVO DI CASA SE NON STRETTAMENTE NECESSARIO, AVEVO ATTACCHI DI PANICO ANCHE SUL PALCO.”

Non ci resta che augurare tanta fortuna al celebre artista italiano!

Zucchero Fornaciari, avete mai visto la sua seconda moglie? La confessione

Seppure decanti di una carriera davvero spettacolare, la vita di Zucchero Fornaciari non è stata tutta rose e fiori. A raccontare ogni cosa nel minimo dettaglio è stato proprio il diretto interessato. In una sua intervista a ‘Vanity Fair’ datata 2017, il cantautore non ha potuto fare a meno di raccontare del periodo buio, vissuto dopo la separazione dalla sua prima moglie, a causa della depressione. Un momento davvero drammatico, da come si può chiaramente comprendere.

Dal quale, fortunatamente, è riuscito ad uscirne più forte di prima. Merito, ovviamente, della musica. Ed, in particolare, del blues. Ma anche della sua attuale moglie. Ecco, ma chi è esattamente? Chi è colei che, come dicevamo precedentemente, lo ha fatto diventare padre per la terza volta del piccolo Adelmo Blue? Ecco, lei si chiama Francesco Mozer. E, stando a quanto si apprende dal web, si sarebbero innamorati nel 1992. E, da quel momento, non si sarebbero più lasciati. Classe 1968, la bellissima Francesca è nata a Lucca, ma sin da bambina si è trasferita a La Spezia. Attualmente, stando a quanto si apprende, sembrerebbe essere la proprietaria di un favoloso albergo vicino a Lerici.

Dove nasce la sua musica?

«In questo studio. Era una stalla per le pecore che ho trasformato con legno e metallo nello stile di una baracca sul Mississippi. Quando entro qui, vengo trasportato nel mondo musicale che amo. Lavoro con Max Marcolini, mio collaboratore storico. Si dice che più fai bottega più ti avvicini all’arte. Quindi si parte alle 11, pausa pranzo e poi si va avanti fino a sera. A volte dormiamo qui, c’è anche la camera da letto».

Questa, quindi, è la sua casa, per la vita e per la musica?

«A 10 anni sono stato sradicato da Roncocesi, la frazione di Reggio Emilia dove ero nato. Era il mondo di don Camillo e Peppone. Il prete era soprannominato don Tagliatella e litigava con mio zio Guerra, un maoista convinto. Papà non voleva mai far entrare il prete a benedire casa. Alla domenica però mi mandavano a portargli le uova. Dopo che ci siamo trasferiti non mi sono mai più sentito a casa. Pontremoli mi permette di stare a metà strada fra le mie radici emiliane, mio fratello vive ancora a Reggio, e le figlie che stanno a Carrara».

Mai pensato a una fuga all’estero?

«Sono a casa poco e non ho tempi morti lunghi in cui annoiarmi. Los Angeles è noiosa: un circolo chiuso, nei locali non si fuma, bevono birra analcolica e il mare è più bello in Italia. Francesca ha studiato a New York e ci vorrebbe tornare, ma non sento la tentazione».

Allora non le resta che stare con la valigia in mano. Cosa non può mancare nei suoi bagagli?

«Per l’ultimo tour ho avuto 160 concerti in giro per il mondo in un anno e mezzo. Nel 2020 suonerò in Australia ad aprile, poi da settembre a dicembre circa 30 show in Europa e 12 serate all’Arena di Verona. E l’anno dopo si riparte con Stati Uniti e Canada, Sudamerica, Giappone, Europa dell’Est. Porto sempre con me i fiori di Bach per calmare l’ansia pre-concerto. Shampoo e sapone vengono da casa: non amo quelli degli hotel. Una fan mi ha regalato un sacchetto di sale come talismano scaccia malanni: non che ci creda, ma è lì da 5-6 anni e non lo tolgo…».


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