Pesce d’Aprile, perché la giornata degli scherzi si chiama proprio così

Scherzi, bufale, notizie che rovesciano totalmente il concetto di “verità”. Come da tradizione, il primo di aprile è ormai il giorno dell’anno in cui il verosimile viene elevato a fatto reale. E se in passato erano tv, radio e giornali a veicolare le burle, oggi sono soprattutto i social network, Facebook in testa, ad approfittare della credulità della gente per farsi quattro risate. Ma da dove deriva la tradizione del Pesce d’Aprile?

Le origini del Pesce d’Aprile

La leggenda del ‘Pesce d’Aprile potrebbe  essere fatta risalire ad uno scherzo tra i due amanti Cleopatra e Marco Antonio. Secondo la leggenda, il triumviro romano durante una gara di pesca avrebbe cercato di imbrogliare, per non fare una brutta figura, facendo attaccare all’amo della sua canna un grosso pesce, di nascosto da uno schiavo: ma la regina egizia, scoperto l’amante, l’avrebbe beffato sostituendolo con un finto pesce fatto di pelle di coccodrillo. Anche la morte di Gesù Cristo è stata in qualche modo ricollegata ‘Pesce d’Aprile’: sarebbe avvenuta il 1° aprile del ‘33 e gli oppositori del cristianesimo avrebbero usato tale data per prendere gioco dei cristiani. Il termine ‘pesce’, poi, potrebbe essere stato preso dai primi cristiani per identificarsi: il nome in greco (Ichthys) forma l’acrostico per “Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore”. Una tra le più accreditate teorie sull’origine del ‘Pesce d’Aprile’ colloca la nascita della tradizione nella Francia del XVI secolo. Stando al calendario gregoriano, il 1° aprile era l’ultimo giorno di Capodanno (durava dal 25 marzo) e questo fino a quando la riforma di papa Gregorio non lo anticipò al 1 gennaio. Motivo per cui in Francia sembra sia nata la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile. Il nome che venne dato alla strana usanza fu ‘poisson d’Avril’, per l’appunto “pesce d’aprile”.

Da Orson Wells a YouTube, gli scherzi più belli

Oggi di scherzi e burle più o meno originali, più o meno di buongusto, se n’è perso il conto. Negli ultimi tempi i più creativi e divertenti sono stati quelli delle grandi aziende più attive sulla rete, come Google e YouTube. Ma probabilmente il più famoso è quello di Orson Wells. Il celebre regista americano, per il 1° aprile del 1938, ideò uno show radiofonico nel corso del quale il mezzo di comunicazione doveva trasmettere la “La Guerra dei Mondi”, una vera e propria radiocronaca dello sbarco dei marziani. A causa di problemi tecnici, però, non fu possibile mandarlo in onda. Welles non si arrende e qualche mese dopo, più precisamente il 30 ottobre di quell’anno la trasmissione andò in scena. Fu talmente fatta bene, talmente credibile, che la popolazione ci cascò, generando il panico, coi centralini della polizia che furono presi d’assalto: c’è chi affermò di aver visto davvero i marziani, quello che si dice il potere della suggestione.

I titoli dei giornali dopo lo scherzo di Welles
in foto: I titoli dei giornali dopo lo scherzo di Welles

Ma come detto, nel corso degli anni i ‘Pesci d’Aprile’ ben riusciti sono stati tanti: meritano di essere ricordati il documentario BBC del 1957 sulla pianta di spaghetti in Svizzera; la morte del mostro di Loch Ness nel ’72; e più in epoca recente quello di YouTube nel 2009, quando per un giorno intero tutto il sito si vedette al contrario, e quello del Google Voice del 2010, una sorta di stile Google Translator che avrebbe permesso di tradurre la voce degli animali.


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