La conduttrice più amata di Rai Uno è tornata in onda con lo show-fenomeno “Il cantante mascherato”: «Per il mio ruolo ogni tanto devi “mascherarti” da tigre o pantera, ma io – come ogni mamma -, mi sento più chioccia: in realtà sono così, accogliente e sempre alla ricerca del buono in ognuno». E a proposito di animali… a casa i suoi cagnolini vincono medaglie
In pochi all’inizio avrebbero scommesso sul successo di II cantante mascherato nella tv generalista italiana così legata ai volti noti. Qui i personaggi sono nascosti sotto le maschere che quest’anno aumenteranno da 9 a 12. Come aumenteranno anche le puntate: sei, una in più dell’anno scorso.
Al timone di questo piccolo fenomeno di Rai Uno c’è Milly Cariucci: la regina del sabato sera con il suo Ballando con le Stelle è riuscita anche a conquistare un pubblico di giovani e giovanissimi con questo coloratissimo game show.
Qual è il vero appeal dello show? «L’aspetto del gioco e del mistero unito a quello di un grande show stile Broadway. E possono esserci tante chiavi di lettura: c’è chi cerca di indovinare dalla voce e dal modo di muoversi sul palco; chi invece si appassiona agli indizi che disseminiamo qua e là, facendo anche attenzione ai depistaggi e chi invece segue le indagini dei nostri giurati/investigatori e si gode lo spettacolo.
La sfida è quella di continuare a piacere al pubblico giovane e di convincere anche quello più tradizionale che comunque, soprattutto nelle puntate finali, ci ha seguito in massa». In giuria quest’anno oltre a Francesco Facchinetti, Flavio Insinna, Caterina Balivo ci sarà Arisa, rivelazione di Ballando.
Perché l’ha voluta e cosa si aspetta da lei? «Ne avevamo già parlato prima che cominciasse Ballando. Mi aspetto che faccia Arisa, una cantante artista che ha un punto di vista suo, particolare, arguto, solo apparentemente stralunato.
Può sembrare svagata, ma invece è molto attenta, determinata e precisa nel lavoro. Ho creduto subito in lei. È arrivata ^Ballando con qualche timore, poi è nato un grande feeling col suo ballerino Vito Coppola e piano piano si è lasciata andare. È andata oltre ogni aspettativa e il pubblico l’ha amata: la femminilità, la sensualità che ne è scaturita è tutta sua; doveva solo avere voglia di tirarla fuori».
Ha seguito Sanremo? Top e flop? «Direi tutto top: ascolti, qualità, divertimento. Amadeus ha azzeccato tutto e gli ho fatto i complimenti: grande lavoro di squadra, cast perfetto. È stato bravissimo e merita, se lo vorrà, di andare avanti con la conduzione.
Ho amato Gianni Morandi, fantastico, ma anche i vincitori moderni eppure con un tocco di tradizionale. E poi Drusilla che ho incontrato un paio di volte: era in procinto di fare Ballando, ma ha dovuto declinare per altri impegni».
Tutti abbiamo indossato almeno una volta una maschera. E lei? «Quando devi guidare una squadra fatta di diverse personalità ogni tanto devi mascherarti da pantera o da tigre, altre da chioccia, che poi è il ruolo che mi viene più naturale perché in realtà sono così: accogliente e sempre alla ricerca del bello e del buono in ognuno. Poi come ogni mamma qualche volta bisogna dire dei no e avere qualche momento di severità: lì esce la pantera, che in realtà non sono…».
Parliamo dei suoi amati cagnolini-Cavalier King: Nina è una campionessa! Ha vinto gare di jumping. «Sono cani meravigliosi che hanno bisogno di tanto movimento: fanno percorsi di agility e jumping. Nina è molto disciplinata e ha vinto delle gare; Maggio invece va più veloce, ma poi fa un bel caos coi percorsi. L’importante è che si divertano e stiano in salute: mi viene il dubbio che anche loro indossino una maschera e in realtà siano due angioletti che allietano la mia vita e quella della mia famiglia».
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