Ucciso a colpi di fucile Galak, il “cane amico” dei pellegrini di San Giovanni Rotondo

Galak, un cane randagio ucciso a colpi di pistola il 10 marzo scorso nei pressi del convento dei Cappuccini di San Giovanni Rotondo, nel Foggiano, ha accompagnato i turisti nei pressi della chiesa.

A denunciarlo il movimento animalista e ambientalista “Stop Animal Crimes Italia” che ha chiesto che sul barbaro episodio ad opera di vigliacchi intervengano i carabinieri sequestrando subito la carcassa dell’animale per gli accertamenti del caso, oltre che acquisendo il materiale delle videocamere di sorveglianza. “Il tutto – spiegano – al fine di individuare l’autore materiale del grave gesto criminale”. Galak – si apprende – si aggirava nella zona dei chioschi delle Clarisse e le volontarie si prendevano cura di lui, portandogli cibo ad altri randagi. “Più volte – riferiscono da Stop Animal Crimes Italia – le volontarie avrebbero ricevuto l’invito a far sparire il cane dall’area perché dava fastidio ai turisti”. “Seguiremo le indagini e faremo di tutto – hanno concluso – per far punire il responsabile di un atto così primitivo e pericoloso”.

Provato per la morte dell’animale anche il sindaco di San Giovanni Rotondo Michele Crisetti: “Stamattina ci siamo svegliati così. Una telefonata, la notizia: Galak non c’è più. Ero incredulo. Alle sette sul posto già c’era il nostro referente al randagismo, Alberto Pietroboni, e sono stati immediatamente allertati vigili, carabinieri e il veterinario della Asl”. “Si fa fatica – aggiunge – ad immaginare come mai un cane così buono, così mansueto, ‘il cane del pellegrino’ come lo conoscevamo tutti, possa essere morto, con altissime probabilità ucciso, violentemente. Siamo in attesa dei riscontri ufficiali, ma intanto non si può non provare profonda rabbia, disprezzo, e l’immancabile dolore che un accadimento del genere porta con sé”.


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