Streaming Serie A Atalanta Lazio gratis e diretta live tv come e dove vedere la partita

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Ha ragione Gian Piero Gasperini: «Si è già giocato talmente tanto che sembra di essere a fine stagione, e invece siamo appena a metà». Apnea da stagione anomala e scherzi del calendario: Atalanta e Lazio hanno appena finito di sbattersi calcio in faccia e quattro giorni dopo sono di nuovo lì, stesso stadio e altro orizzonte, ovvero punti Champions dopo la semifinale di Coppa Italia. In una sfida, tante sfide. La Dea con la forza della fiducia: «Ho visto uno spirito che mi piace molto e la vittoria di mercoledì ci dà serenità, ma anche voglia di ripeterci», ha detto Gasperini, nonostante tre titolari assenti: appena ritrovato Pasalic ha perso anche Ro-mero (Covid) e deve «tenere calde» soluzioni alternative a Ruggeri (Toloi?) per l’assenza di Hateboer e Gosens sulle fasce. La Lazio con la forza della consapevolezza: «In Coppa – ha detto Inzaghi – meglio noi a lungo, però poi abbiamo fatto errori individuali che vanno evitati».

Dunque Atalanta e Lazio è promessa di un altro show Sono le due squadre più in forma del campionato e lo dicono i punti fatti nel 2021, al netto delle gare di ieri e di Udinese-Atalanta, che si doveva giocare a inizio dicembre: 13 Atalanta e 13 Lazio in cinque gare, più due vittorie in Coppa Italia per Gasp e una per Inzaghi. Allenatori che all’integralismo preferiscono la flessibilità, due squadre elastiche: come mercoledì quando entrambi, profeti della difesa a tre, hanno ordinato il passaggio a quattro quando richiesto dalla loro partita a scacchi. A forza di guardarsi negli occhi, sono state piacere per gli occhi: cinque gol a partita (20 complessivi, 13 dell’Atalanta) nei loro ultimi quattro incroci in campionato.

Dopo Romero (ora out) contro il Milan, Djimsiti con la Lazio: l’Atalanta è arrivata a quota 26 gol dei suoi difensori – esterni compresi – in un anno e mezzo, più di ogni altra top squadra europea. Ma Acerbi, proprio mercoledì, ha dimostrato di aver ricevuto ampie licenze da “attaccante aggiunto”. E pure Musacchio («Dall’inizio o in corsa, giocherà», ha detto Inzaghi) qualche gol lo ha sempre segnato.

Gasperini in Coppa Italia ha fatto riposare per 90’ Ilicic per tenere in fresco il suo genio, Inza-ghi sorride perché Luis Alberto è disponibile ad appena 11 giorni dall’operazione di appendicite. Lo sloveno ha svoltato contro la Roma, subito prima di Natale: nelle ultime otto gare ha preso parte a otto gol, tre segnati più cinque assist. Niente di nuovo: sono undici stagioni di A consecutive che segna e fa segnare almeno una volta. Lo spagnolo invece ha svoltato da inizio stagione: in A non gli era mai successo di avere più reti segnate (già 6) che assist, oggi ancora zero dopo i 34 delle ultime quattro stagioni di A. Che ne fanno il mago più mago del campionato, ora che la sfida che poteva esserci anche oggi con il Papu Gomez non ci sarà più.

Ovvero Muriel (anche se non da titolare: quando entra dalla panchina fa anche più male) per Gasperini e Immobile per Inzaghi. Il colombiano ha segnato o regalato un assist in otto delle ultime dieci partite e Ciro ha messo la sua firma preferita, il gol, in 17 gare delle 22 gare stagionali giocate. Si dice che con loro in squadra si parte da 1-0, ma una sfida di campionato fra Atalanta e Lazio non si chiude con solo due (o meno) gol segnati dal dicembre 2018, 1-0 per la Dea, timbro di un’altra bella arma impropria, Du-vàn Zapata: data l’emergenza, per una volta ai gasperiniani, che contro la Lazio vanno al ritmo di tre o quattro reti alla volta, andrebbe bene anche così.

Claudio Lotito paga gli stipendi in anticipo e sfrutta i vantaggi della legge di Bilancio. Il giorno dopo la decisione della Federcalcio, su spinta della Lega di Serie A, di allungare a fine maggio i termini per il versamento degli ultimi stipendi del 2020 di giocatori e staff, il presidente della Lazio ha annunciato di avere pagato le spettanze di febbraio e marzo, oltre quelle di gennaio. Due mesi in anticipo «per dare un segnale», ha detto il numero uno biancoceleste. Ma anche e soprattutto per usufruire di importanti benefici fiscali introdotti dalla legge di Bilancio, che scadranno il 28 febbraio.

Contributi a rate

A novembre, dopo il caso tamponi, alla Lazio era venuta fuori la polemica legata agli stipendi in ritardo. Luis Alberto, sui social, si era infatti sfogato dopo l’acquisizione dell’aereo personalizzato. «Ho visto che comprano cose, ma non ci pagano», aveva scritto sui social.

E ancora: «Spendono tanti soldi, ma per noi non c’è niente». La società si era infuriata per la sortita dello spagnolo, che il giorno dopo aveva fatto retromarcia sempre sui social, ma senza affrontare la dirigenza. Una situazione non facile, insomma. Ora la Lazio ha pensato di sfruttare una legge pensata per le imprese in difficoltà per il Covid: ottenere vantaggi collaterali che vanno oltre l’emergenza potrebbe forzare lo spirito stesso della norma, ma su questo sarà l’Agenzia delle Entrate a fissare tutti i li miti interpretativi. Grazie alla legge di Bilancio i biancocelesti hanno quindi pagato lo stipendio netto dei giocatori e dilazionato il versamento dei contributi. I commi 36 e 37 dell’articolo 1 della legge stabiliscono che si possono versare in un secondo momento le ritenute, i contributi previdenziali e assistenziali in scadenza a gennaio a febbraio. Il pagamento, “senza sanzioni né interessi”, dovrà essere fatto entro il 30 maggio o mediante rateizzazione in 24 mesi, con il pagamento della prima rata entro fine maggio.

Solo due giorni fa la Federcal-cio aveva lanciato un importante salvagente alle società in difficoltà per il pagamento degli stipendi degli ultimi tre mesi del 2020. La prossima scadenza per ottobre, novembre e dicembre non sarà più il 16 febbraio (quindi niente penalizzazioni a quella data): il Consiglio federale ha previsto che si possano spostare i pagamenti al 31 maggio, sempre che ci sia un accordo «in sede protetta» con i giocatori, club per club. Come detto dal presidente Gabriele Gravina, comunque, l’80 per cento delle società di Serie A ha pagato fino a dicembre.


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