Chi è Luciana Lamorgese, la nuova ministra

La carriera: da prefetto a ministro

Nominata Prefetto il 28 luglio 2003, ha svolto le seguenti funzioni: direttore Centrale per le risorse umane presso il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali; Vice Capo Dipartimento per l’espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie; Vicecapo di gabinetto per l’espletamento delle funzioni vicarie. È divenuta prefetto di Venezia, dal 12 gennaio 2010. Il 20 maggio 2011 è stata nominata anche Soggetto Attuatore per l’espletamento di tutte le attività necessarie per l’individuazione, l’allestimento o la realizzazione e la gestione delle strutture di accoglienza nella Regione Veneto. Lamorgese è stata anche Capo del Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, dal 10 gennaio 2012. Dal 19 luglio 2013 al 12 febbraio 2017 ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno. Dal 5 settembre 2019 ha ricoperto la carica di ministro dell’Interno nel governo Conte-bis, succedendo a Matteo Salvini. Terza donna nella storia a ricoprire questo incarico, ha mantenuto la guida del Ministero anche nell’esecutivo Draghi.

Equilibrata o equilibrista, sarà la cronaca a raccontarlo. Ma di Luciana Lamorgese, nuovo ministro dell’Interno del governo Conte Bis fino a ora, non ha mai parlato male nessuno. E forse è questa la caratteristica che la rende la perfetta succeditrice di Matteo Salvini al Viminale, l’unica in grado di disinnescarne un’opposizione che si preannuncia durissima, soprattutto se il governo deciderà di mettere mano ai due decreti Sicurezza. Di destra, per chi milita a sinistra. Di sinistra, per la destra. Nessuno però riesce a parlarne male. Dialogante, resiliente, capace di coniugare fermezza e integrazione, e di mettere d’accordo tutti.

Potentina, classe 1953, Lamorgese è abituata a fare i conti con le diverse sensibilità politiche. È stata prefetto di Venezia dal 2010 al 2013, con il sindaco democratico Giorgio Orsoni, diventando nel 2011 “soggetto attuatore per l’espletamento di tutte le attività necessarie per l’individuazione, l’allestimento o la realizzazione e la gestione delle strutture di accoglienza nella Regione Veneto”, guidata dal leghista Luca Zaia.

 


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