Dodi Battaglia chi è, età, moglie, figli, carriera e vita privata

Dodi Battaglia è uno dei cantanti e musicisti più conosciuti e apprezzati del panorama musicale italiano.

Grazie al suo talento e alla sua musica ha conquistato l’ammirazione di migliaia di persone che da anni lo seguono con grande affetto.

Chi è Dodi Battaglia: età, moglie, figli, curiosità, carriera e vita privata

Donato Battaglia, conosciuto con il nome di Dodi, è nato il 1° giugno del 1951 a Bologna in una famiglia di musicisti. Sin da piccolo si avvicina al mondo della musica.

All’età di 5 anni inizia a studiare la fisarmonica frequentando una scuola di musica fino all’età di 12 anni. Successivamente passa allo studio della chitarra.

Grazie al cantante dei “Rigidi” Enrico Marescotti che lo segnala al paroliere dei “Pooh” Valerio Negrini, nel 1968 dopo le dimissioni del chitarrista Mauro Bertoli, a Dodi è proposto di entrare nella formazione dei Pooh.

La svolta nella sua carriera arriva dunque quando ha soli 17 quando si unisce a Roby Facchinetti, Red Canzian e Stefano D’orazio, nella formazione dei Pooh.

È il secondo autore delle musiche del complesso per quantità, ed è la voce principale dei primi grandi successi come Tanta voglia di lei (1971), Noi due nel mondo e nell’anima (1972) e Infiniti noi (1973).

Per la prima volta nella storia dei Pooh, dall’album Alessandra, l’autore delle musiche non è solo Roby Facchinetti; infatti Dodi firma le musiche e canta Via lei, via io, Io in una storia.

Nel 1973 compone al pianoforte la melodia di Lei e lei, cantata poi da Roby, e La locanda. Le sue doti tecniche si apprezzano oltreché in molti brani strumentali della band (come La gabbia, Fantastic Fly, Viva etc), nelle varie suite, anche in ‘semplici’ canzoni dove l’intervento della sua chitarra non passa certamente inosservato.

Per la prima volta dal 1966 un singolo dei Pooh non è musicato da Roby Facchinetti: si tratta del singolo Canterò per te, del 1980, dell’album …Stop.

Nel 1981 durante il tour invernale di Buona fortuna, il giornale tedesco Die Zeitung assegna a Dodi il premio come miglior chitarrista europeo.

Nella primavera del 1985 pubblica il suo LP da solista Più in alto che c’è, dedicato ai figli Sara, Serena e Daniele. Vasco Rossi è autore del testo della canzone che dà il titolo all’album.

Nel 1986 la rivista tedesca Stern assegna a Dodi il premio come miglior chitarrista europeo; nello stesso anno anche la critica italiana gli conferisce il premio come miglior chitarrista italiano.

Nello stesso anno, come anche gli altri Pooh, è nominato Cavaliere della Repubblica dall’allora presidente Francesco Cossiga.

Nel 1988 e nel 1989 la critica italiana conferisce a Dodi il premio come “miglior chitarrista italiano”.

I Pooh scrivono centinaia di successi, alcuni dei quali hanno segnato la storia della musica italiana.

Nel 1990 arriva la vittoria al Festival di Sanremo con la canzone Uomini Soli. Successivamente salirà sul palco dell’Ariston Insieme al figlio Francesco con la canzone Vivere Normale.

Il 23 aprile 2003, dopo due anni di lavorazione, esce D’assolo, il suo secondo disco solista, uno strumentale acustico. Contiene brani inediti dal sapore multi-etnico mediterraneo composti e arrangiati dallo stesso musicista, con melodie pop e internazionali, intarsiate da virtuosismi.

Nel 2004 partecipa al 47º Zecchino d’Oro con il brano “Il pianeta Grabov”. Nel 2009 pubblica il suo metodo per chitarra Dodi Battaglia, in cui viene spiegato nei dettagli il suo modo d’intendere la musica e di comunicare con una chitarra e l’anno dopo partecipa al Festival di Sanremo supportando i Sonohra.

Nella sua carriera è riuscito a collezionare una lunghissima serie di successi che sarebbe impossibile riassumere in poche righe. Dodi è uno degli artisti più apprezzato della musica nostrana.

Nel 2016, per il festeggiamento del cinquantennale dei Pooh (e il definitivo scioglimento della band) scrive la musica dell’inedito Le cose che vorrei, presente sull’album live Pooh 50 – L’ultima notte insieme, estratto dal concerto allo Stadio San Siro tenutosi venerdì 10 e sabato 11 giugno 2016.

Nel 2020 collabora con Annalisa Minetti e Mario Biondi al progetto Nemico invisibile di cui il 20 aprile viene pubblicato il singolo Il nostro tempo; il ricavato viene devoluto ad Auser, associazione che, anche durante la pandemia di COVID-19 del 2019-2020 porta avanti iniziative di sostegno per le persone più fragili, sole e anziane.

Vita Privata

Per quanto riguarda la vita privata di Dodi Battaglia si è sposato tre volte e ha 4 figli: Sara Elisabeth (1975) e Serena Grace (1977), nate dalla prima moglie Louise; Daniele (1981), nato dalla compagna Loretta Lanfredi; Sofia, nata nel 2005, dall’attuale moglie e attrice pubblicitaria Paola Toeschi, con la quale vive a Bologna.

Nell’ottobre del 2009 Dodi è stato il primo dei Pooh a diventare nonno: è nata Victoria, figlia di Sara.

Cuiriosità

Attualmente possiede circa 50 chitarre, tra le quali se ne annoverano alcune vintage e di grandissimo prestigio.

Ha collaborato con Vasco Rossi, in particolare nei primi successi come Una canzone per te, Va bene, va bene così e Toffee, Delia Gualtiero, Gino Paoli, Enrico Ruggeri, Irene Fargo, Raf, Gianluca Grignani, Mia Martini, Giorgio Faletti, Fiorellino e Al Di Meola, e ha suonato con il gruppo Adelmo e i suoi Sorapis, che comprende Zucchero Fornaciari, Maurizio Vandelli, Umberto Maggi dei Nomadi, l’arrangiatore Fio Zanotti (collaboratore dei Pooh) e il produttore discografico Michele Torpedine.

Dodi ha collaborato con molti artisti di fama internazionale come Al Di Meola e Tommy Emmanuel.

Ha composto la musica della canzone Il pianeta Grabov in concorso nel 47º Zecchino d’Oro.

Ha corso per 20 anni nella categoria turismo con Giorgio Faletti, ottenendo alcune vittorie e pole position. Adesso corre sui kart per beneficenza collaborando con l’associazione Kart No War, affiliata a Rock no War.


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