Padre spara e uccide il figlio di 26 anni. Dramma in un’abitazione

Padre uccide il figlio in una villetta a Roncitelli di Senigallia (Ancona).  Un uomo ha sparato al figlio di 27 anni, uccidendolo, durante una lite avvenuta in una casa isolata alla periferia di Senigallia (Ancona). È finita in tragedia una lite familiare scoppiata in una casa colonica isolata nella frazione di Roncitelli di Senigallia (Ancona): al culmine di un diverbio un pensionato di 73 anni, Loris Pasquini, ha sparato al figlio Alfredo con una pistola, colpendolo al collo e ferendolo alla giugulare.

 

 

Il decesso è stato quasi immediato. Il giovane sarebbe comunque riuscito a trascinarsi in casa e a chiamare i soccorsi prima di spirare. Gli operatori del 118, che avevano allertato anche i carabinieri, una volta giunti sul posto, in via sant’Antonio, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 27enne. L’eliambulanza che si era levata in volo da Ancona è stata richiamata. Al fatto ha assistito anche la seconda moglie di Loris Pasquini, una straniera che si trova in stato di choc. Gli investigatori la sentiranno successivamente, quando avranno trovato un interprete. Sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Senigallia, insieme al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Ancona, che conducono le indagini.

 

Sul luogo della tragedia anche i vigili del fuoco e la polizia. L’arma, una Beretta calibro 9 corto, è stata sequestrata e sono in corso accertamenti per verificare se fosse regolarmente detenuta. Al momento il padre non è stato arrestato, ma è sotto interrogatorio da parte dei carabinieri, che stanno ricostruendo minuziosamente quello che accaduto negli ultimi momenti, ma anche il quadro dei rapporti tra padre e figlio. Che vivevano nella stessa casa, divisa in due abitazioni: al piano superiore abitava Alfredo, di sotto il padre e la sua nuova compagna. Stando ai primi elementi emersi le liti tra i due sarebbero state frequenti e i rapporti problematici: più volte i carabinieri erano dovuti intervenire in quella casa per diverbi, anche violenti tra i due, «per i motivi più svariati» dicono gli investigatori.

 

Un vicino avrebbe assistito all’inizio della lite, poi finita in tragedia: il 27enne avrebbe preso a calci l’auto del padre, mentre quest’ultimo stava rientrando in casa. Una storia che sembra già definita, ma con molti punti ancora da chiarire, compresa la causa scatenante dell’ultimo tragico litigio.


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