Helena Seger, chi è la compagna di Zlatan Ibrahimovic: età, lavoro, vita privata e figli

Non chiamatela signora Ibrahimovic. «Il matrimonio potrebbe disturbare il mio senso di indipendenza », ha chiarito Helena Seger, la compagna del grande campione svedese. Segni particolari: ha 11 anni più di Ibra, è laureata, bellissima e gelosissima della sua privacy.

All’opposto, per esempio, di Wanda Nara, moglie dell’ex interista Mauro Icardi, perennemente sui social, Helena dal 2001 è silenziosamente al fianco di uno dei calciatori più noti, diventato popolarissimo dopo le serate sul palco del Festival di Sanremo durante le quali ha imposto le sue regole anche ad Amadeus.

«Chi si somiglia, si piglia», potrebbe tranquillamente essere il motto della coppia: è una bella lotta, infatti, capire chi tra i due sia più caparbio e impavido.

«Non è facile vivere con lui ma, lo ammetto, neppure con me. Credo di piacere a Zlatan dal momento che gli tengo testa», ha confidato Helena con l’abituale schiettezza di famiglia. Tanto per essere molto chiari sulla personalità combattiva della signora, la parola seger in svedese significa “vittoria”.

Quindi come pensate che si siano conosciuti i due, in un appuntamento a lume di candela, con fiori e cioccolatini a forma di cuore? Helena, quel primo incontro a Malmö, in Svezia, lo ha raccontato così: «Colpo di fulmine? In verità lui aveva parcheggiato male la sua Ferrari in modo da impedire di uscire alla mia Mercedes scura. In maniera abbastanza scontrosa gli ho detto di spostarla subito.

Si vede che gli è piaciuto». Nell’autobiografia Io, Ibra (edita da Rizzoli), Zlatan spiega in che modo la convinse a uscire con lui dopo la discussione per il parcheggio: “Decisi di mandarle un sms: «Ciao come va? Credo che ci siamo incontrati ogni tanto». E mi firmai «Quello della rossa». Lei mi rispose firmandosi «Quella della nera»”. Vi sono venuti i lucciconi per tanta romanticheria?

Nel libro Ibra continua: “Non era come le ragazzine che avevo conosciuto prima: lei era tosta, le piacevano le automobili, era andata via di casa a 17 anni e si era fatta strada lavorando. Correva sempre di qua e di là con tacchi a spillo vertiginosi, i jeans attillati, le pellicce. Era come il Tony Manero di Scarface [il film del 1984 con Al Pacino nelle vesti di un implacabile boss, ndr], ma in versione femminile». Proprio una sviolinata alla maniera di Julio Iglesias, insomma…

Sulla risolutezza di Helena, che ha fatto perdere la testa a Zlatan, non c’è nulla di inventato. Laureata in economia, la Seger si è specializzata in pattern design, tessuti e visual merchandising e in seguito ha lavorato come marketing manager. Allo stesso tempo faceva la modella, di successo ovviamente. Ha posato anche per Elle: la sua foto comparsa sul magazine di moda fasciata in un vestito nero attillato, guanti di pelle dello stesso colore fin sopra i gomiti e stivali di gomma sopra il ginocchio con tacchi vertiginosi, perfetta mise da donna che non deve chiedere mai, è una delle sole sue tre immagini pubblicate nel libro del compagno.

Del resto la riservatezza è un’altra delle virtù coltivate dalla compagna del campione svedese. Se non vi siete ancora convinti del caratterino a prova di Ibra della Seger, lasciamolo spiegare all’autobiografia di Zlatan: “Una volta le regalai un notebook di marca. Ma poi litigammo e allora io non volevo più che si tenesse il computer. Diedi un incarico al mio fratellino Keki: «Vai a riprenderlo », gli dissi. «Scordatevelo», rispose lei. Non avrebbe restituito un bel niente“.

Vista la naturale ritrosia a rendere pubblico il suo privato, tornano ad essere i ricordi che Ibra stesso elenca nel suo libro ad aiutarci a inquadrare la figura di Helena. Zlatan, infatti, mette a confronto la realtà della sua famiglia con le origini della sua compagna di vita: “Da noi non si viaggiava ad abbracci ed effusioni, nessuno chiedeva se avevi dei problemi. Helena veniva da una famiglia bene, una di quelle in cui dicono «Tesoro puoi essere così gentile da passarmi il latte».

Mentre noi, più che altro a tavola, ci minacciamo di morte. Era tutto talmente sbagliato tra noi che in qualche maniera sembrava giusto… Questa qui è una ragazza di classe, mi insegnava come sono fatte le posate per il pesce e come si beve il miglior vino d’annata”. La sicurezza di Helena ha vacillato, comprensibilmente, nel 2006, poco dopo la nascita del loro primogenito, Maximilian. Il piccolo stava male, non mangiava e dimagriva: dovettero operarlo d’urgenza. Fu dura per Helena, si ritrovò sola in ospedale, Zlatan non poteva esserle vicino: “Era sconvolta, ma strinse i denti”, annota il campione nelle pagine di Io, Ibra.

Con il loro secondo figlio, Vincent, venuto al mondo nel 2008, invece ogni cosa filò subito liscia. Sembra che da allora la coppia abbia stipulato un patto: Helena si occuperà dei ragazzi finché Zlatan giocherà a calcio, poi sarà lui a fare il papà a tempo pieno. Intanto, ci pensa Helena a tenere in riga il compagno. L’estate scorsa si è sparsa la voce di un flirt tra Ibrahimovic e la conduttrice Tv Diletta Leotta, che sarebbe sbocciato in Sardegna. Sarà stato un caso, però all’improvviso giornali e riviste si sono riempite delle foto di Helena, splendida sirena dal fisico tonico e asciutto messo in mostra sul ponte scoperto dell’Unknown – il lussuoso yacht da 20 milioni di euro che ha fatto da casa al campione mentre era ospite a Sanremo, – con al fianco Maximiliam, Vincent e uno Zlatan super sorridente. Un idilliaco quadretto familiare. Perché se Zlatan ha cambiato tante maglie, la sua squadra del cuore ha solo i colori di Helena.


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