In particolare, sul rateo di pensione di aprile vengono applicate anche le trattenute fiscali addizionali regionali e comunali relative al 2020. Queste trattenute, ricorda l’Inps, sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo rispetto a quello a cui fanno riferimento. Oltre a ciò, sarà ancora applicata la trattenuta per addizionale comunale in acconto per il 2021. Cominciata nel mese di marzo, questa continuerà fino al prossimo novembre.
Nella pensione di aprile anche il recupero delle ritenute Irpef inerenti l’anno 2020, “laddove le stesse siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua”, si legge sul portale dell’Inps.
Per quanto concerne le pensioni con importo annuo complessivo dei trattamenti fino a 18 mila euro (per le quali il sistema di ricalcolo dell’Irpef ha stabilito un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro), la procedura di rateazione verrà estesa fino a novembre, secondo quanto stabilito dall’ articolo 38, comma 7, legge 122/2010. Sia per i redditi di pensioni annui con importi superiori a 18 mila euro, che per quelli con importi inferiori a detta cifra ma con debito inferiore a 100 euro, il debito d’imposta è stato attribuito alle prestazioni in pagamento alla data del primo marzo, con azzeramento delle cedole in caso queste siano state pari o superiori alle relative capienze. Tutte le somme conguagliate, come spiega ancora l’Inps, sono state annotate nella Certificazione Unica 2021.
È molto importante, come ricordato anche nei precedenti articoli, controllare bene il rateo di questo mese, così da comprendere la variazione dell’importo totale della pensione. Nel mese di aprile, infatti, sono proseguiti i conguagli e le trattenute da parte dell’istituto di previdenza sociale, avviati lo scorso primo marzo.
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